22 Novembre 2024
Anziani

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Eurostat calcola che, dopo il Covid, ci saranno nove milioni di giovani usciti dal mercato del lavoro

L’Europa invecchia, e l’Italia non dà certo una mano. Se nel territorio dell’Ue i giovani rappresentano il 16% del totale, nello Stivale l’indice è al di sotto della media europea. L’Europa ha pochi giovani, e l’Italia ancora meno. Si tratta della fascia d’età compresa tra i 15 e i 29 anni, sono loro che l’Unione europea fa ricadere nella voce «giovani» quando si tratta di ragionare su politiche mirate. Sono le cosiddette «forze fresche», quanti vengono dopo la scuola dell’obbligo, e che possono dare un contributo alla crescita dell’economia nazionale e, di conseguenza, europea. Ma c’è penuria.
Dati alla mano, non c’è dubbio che occorra fare qualcosa di più. L’invecchiamento del club a dodici stelle indica che serviranno politiche a prova di futuro. Per questo motivo le istituzioni comunitarie hanno deciso di fare del 2022 appena iniziato l’anno europeo della gioventù. I giovani sono pochi, e anche piuttosto vulnerabili. Eurostat ha calcolato che sulla scia della pandemia, ci siano nove milioni di persone tra i 15 e i 29 anni ad essere usciti dal mercato del lavoro. Non ne hanno uno, non lo cercano, e hanno anche abbandonato la formazione.
C’è molto da fare, ed Eurostat viene incontro alla Commissione europea con una mappatura dei giovani su base regionale. La cartina dell’Italia non torna. C’è praticamente metà Paese – nove regioni su venti – dove il tasso giovanile fa fatica a raggiungere il 15%. Degli oltre 60,2 milioni di abitanti in Italia censiti all’1 gennaio 2020, nemmeno un sesto della popolazione risulta tra 15 e 29 anni. Si contano 8,9 milioni di giovani pronti per il grande salto nel mondo del lavoro, il 6,8%.
La Lombardia, su scala nazionale, è quella che vanta più giovani. Sono 1,4 milioni. Seguono Campania (un milione scarso), Lazio (830mila) e Sicilia (818mila circa). In questa speciale classifica solo ottavo il Piemonte, con 597mila giovani arruolabili, e tra le regioni a più basso tasso di giovani in Italia.
Il dato italiano ricalca un fenomeno tutto europeo. In tutta l’UE, appena una persona su sei aveva un’età compresa tra i 15 e i 29 anni al momento della fotografia scattata da Eurostat. In altri termini, su una popolazione complessiva di 447,3 milioni di cittadini UE, appena 73,6 milioni risultano «giovani». Di questi, 37,8 milioni sono uomini (51 per cento) e 35,8 milioni sono donne (49 per cento).

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