21 Novembre 2024
liliana segre

Riunito l’ufficio di presidenza della commissione contro l’odio. La presidente: «Quanto avviene sotto i nostri occhi non può che suscitare orrore e costernazione»

«È il momento di piangere i bambini di ogni nazionalità, di ogni credo, di ogni religione» perché «i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine». Ed è anche il momento in cui «non si può rimanere passivi». L’appello viene dalla senatrice Liliana Segre, che lo pronuncia intervenendo – da remoto – all’ufficio di presidenza della commissione parlamentare speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, la cui convocazione è «la conseguenza diretta delle vicende terribili che si sono consumate e si stanno consumando in Medio Oriente ormai da più di un mese».

«Quanto avviene ci chiama alla conoscenza e alla responsabilità»
Il clima nell’aula della commissione Esteri del Senato, che ospita l’organismo, è di «forte preoccupazione» e di conseguente «grande collaborazione», sentimenti espressi da tutti i componenti intervenuti, riguardo agli episodi di antisemitismo che si ripetono in Italia e in tutta Europa dopo l’attacco di Hamas contro Israele e la risposta israeliana a Gaza. «Per una commissione evocata al contrasto dell’odio quanto avviene sotto i nostri occhi non può che suscitare orrore e costernazione. Ma anche comandarci di programmare i nostri lavori avendo precisa contezza di un mondo che soffre e chiama noi tutti alla conoscenza e alla responsabilità», ha detto Segre.

«Pensavamo concluso il secolo dell’odio razzista»
«Con il 1989 – aggiunge la senatrice, proprio nel giorno del 34esimo anniversario della caduta del muro di Berlino – pensavamo concluso il secolo dei totalitarismi, dell’odio razzista e della violenza genocida. Questi trent’anni e oltre ci hanno mostrato che ci sbagliavamo, che l’odio razziale, antisemita, la violenza contro altre fedi e popolazioni, continua a mietere vittime in quantità enormi e per quanto riguarda bambine e bambini addirittura intollerabili. Eppure quello che accade oggi in Europa e in Medio Oriente è il culmine di una lunga serie di lutti, ma anche di problemi globali rimasti irrisolti». Di qui l’appello, la chiamata all’impegno di tutti. «Se ognuno di noi, uomo, donna, di qualunque religione, non ha la possibilità di dire quello che pensa e di cercare di mettere in atto quello che si è prefisso nella vita, allora non sono solo io che, nei momenti più cupi, penso di aver vissuto invano, ma chi non segue la propria natura più profonda e lascia fare agli altri disinteressandosi con indifferenza è molto colpevole. Bisogna sentire la propria coscienza più che mai viva», ha proseguito Segre nel corso del collegamento.

Le audizioni: si comincia dei ministri Piantedosi e Valditara
Ogni membro della commissione ha avanzato ipotesi e proposte per aggiornare il programma delle sue iniziative alla situazione determinatasi dopo il 7 ottobre. «Contro l’antisemitismo, serve un’azione decisa delle istituzioni», è la sollecitazione della senatrice a vita. Si comincerà con una serie di audizioni volte a realizzare un’indagine conoscitiva del fenomeno dell’«antisemitismo ma anche dell’islamofobia», che viene richiamato più volte. I primi a essere invitati saranno i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.

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