Fonte: Corriere della Sera
Dal primo gennaio 2015 entrerà nell’eurozona. La proposta al vertice di fine giugno
L’ultima parola l’avrà il Consiglio Ue, ma intanto mercoledì la Commissione europea ha dato il via libera alla Lituania per entrare nell’euro: sarà il 19esimo Paese. E farà il suo ingresso il primo gennaio 2015. Nel rapporto 2014 sulla convergenza, pubblicato il 4 giugno, che valuta la posizione di otto Stati membri rispetto alla possibilità di entrare nell’unione monetaria, c’è scritto che «la Commissione sta proponendo che il Consiglio Ue decida che la Lituania può adottare l’euro». La questione sarà discussa dal vertice dei capi di Stato e di governo del 26-27 giugno, poi toccherà al Parlamento Ue esprimersi (si riunisce nella prima settimana di luglio) e approvata in via definitiva dal Consiglio Ue nella seconda metà di luglio. La lista degli Stati che vogliono entrare nell’eurozona, ma che ne sono ancora esclusi perché non rientrano nei criteri, comprende Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia.
I criteri
La Lituania, secondo il rapporto della Commissione, risponde a tutti i «criteri di convergenza» previsti da Maastricht: l’inflazione negli ultimi 12 mesi è stata in media di 0,6% (il limite fissato è 1,7%), il deficit è 2,1% nel 2014 (il limite è 3%), il debito è al 39,4% (il limite è 60%). La media dei tassi di interesse a lungo termine nell’ultimo anno (fino ad aprile 2014) è stata del 3,6%, al di sotto della soglia del 6,2%. Gli spread rispetto ai bond di riferimento a lungo termine eurozona sono a livelli molto bassi e questo secondo la Commissione «riflette una soldi fiducia dei mercati». Più in generale, spiega il rapporto, la posizione finanziaria esterna è migliorata negli ultimi anni sostenuta anche da un rafforzamento della competitività dell’economia, il Paese attrae investimenti esteri diretti, l’integrazione del settore finanziario nazionale nel sistema finanziario europeo è «sostanziale» principalmente a causa dell’alto livello della proprietà estera del sistema bancario. Infine la legislazione nel settore monetario «è pienamente compatibile con la legislazione europea».
«Il fatto che la Lituania sia ora pronta per adottare l’euro è la dimostrazione del suo lungo sostegno a riforme economiche e politiche di bilancio prudenti», ha detto il commissario agli Affari economici Olli Rehn ricordando i progressi fatti dal Paese dal suo ingresso nella Ue dieci anni fa. «Il pil pro-capite – ha aggiunto – è passato dal 35% della media Ue nel 1995 al previsto 78% del 2015».