Fonte: La Repubblica
Allarme poco dopo la mezzanotte nei pressi di una moschea nei giorni del Ramadan. La polizia: “C’è un morto”. Almeno dieci i feriti. Una testimone italiana: “Tre sono finite a terra e una è subito sembrata grave”
Un furgone è piombato tra la folla nell’are di Finsbury Park a Londra. La notizia è stata data per prima dalla radio Lbc e ha trovato conferma in un comunicato della polizia che indica in Seven Sisters road la zona dell’allarme e riferisce di un arresto effettuato. Sono otto, secondo le autorità, le persone travolte. E all’alba la polizia ha confermato che una persona è morta sul luogo dell’attentato. Una testimone italiana racconta a Repubblica che sono tre le pesone che hanno riportato le ferite più gravi e una in particolare è apparsa subito a rischio. Le persone investite sono state trasportate in tre diversi ospedali dalle ambulanze arrivate sul posto e l’intera area è stata isolata dalle forze dell’ordine. L’uomo che era alla guida del furgone è stato arrestato. Ha 48 anni.
L’attacco davanti a una Mochea
La prima segnalazione alla polizia è arrivata quando a Londra erano trascorsi venti minuti dopo la mezzanotte, all’una e venti e in Italia. L’incidente è avvenuto nei pressi di una moschea nei giorni del Ramadan e alcune testimonianze apparse sui social network mostrano immagini della reazione della gente contro l’uomo arrestato.
Con un tweet, il Consiglio musulmano, organizzazione che rappresenta i musulmani britannici, ha riferito di essere stato informato che il van si è lanciato contro i fedeli all’uscita dalla moschea: “La nostra preghiera va alle vittime”. E viene lanciato un appello alle autorità perché si incrementi la sicurezza nei pressi delle moschee.
Il racconto della testimone italiana
Tra le prime persone ad accorrere sul luogo dell’attacco c’era Elena, una ragazza italiana che vive a pochi metri dalla moschea. A Repubblica racconta che si trovava davanti alla sua abitazione quando ha sentito un botto e urla angoscianti e ha subito chiamato i soccorsi. È stata lei ad aggiornare al telefono i medici sulle condizioni delle persone investite. Riferisce di almeno cinque persone coinvolte: “Tre erano a terra, una aveva sangue sul volto e si lamentava: era rimasta sotto al furgone e le persone presenti l’avevano tirata fuori. C’era un’altro ferito che non si muoveva: un’infermiera uscita dalla moschea ha provato a rianimarla aspettando l’ambulanza che però è arrivata solo dopo venti minuti”. Nel frattempo era già accorsa la polizia. La persona a bordo del van è stata bloccata dalla folla che si è scagliata contro di lui e il suo volto appariva tumefatto quando gli agenti l’hanno portato via. Elena ha raccontato che altre due persone sarebbero state viste fuggire dal furgoncino. La polizia ha dichiarato che al momento non risultano altri complici ma le indagini continuano. Alcune zone del quartiere sono state isolate per effettuare controlli.
L’Iman: anche questo è terrorismo
“Chiunque ha fatto questo, lo ha fatto per colpire delle persone e questo é terrorismo”. Così Mohammed Kozbar, leader della moschea di Finsbury Park, ha commentato al Sun online l’attacco a Seven Sisters road: “E’ un attacco terroristico, come lo abbiamo chiamato a Manchester, a Westminster e a London Bridge”, ha aggiunto Kozbar.
May: “Terribile incidente”, Corbyn “scioccato””
In una breve nota diffusa da Downing Street si riferisce che la premier Theresa May è stata informata dell’accaduto: “Il mio pensier va a chi è stato colpito in questo terribile incidente”, è stato il suo commento. Il leader dell’opposizione laburista britannica, Jeremy Corbyn, si è detto stanotte “totalmente scioccato” dell’episodio. Anche il sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan, musulmano e figlio d’immigrati pakistani, è stato informato e si sta occupando della vicenda.