Fonte: La Stampa
di Emanuele Bonini
Bruxelles: «Violazione particolarmente grave». Il governo: «Andiamo avanti»
La Commissione europea boccia di nuovo l’Italia e la sua politica di bilancio. Una volta di più, ancora di più. Il governo del cambiamento non cambia la manovra come l’esecutivo comunitario aveva indicato e auspicato, e il collegio di commissari riunito a Bruxelles respinge anche la seconda versione della legge di bilancio, e opta per l’avvio di procedura per l’elevato debito. L’opinione alla legge di bilancio non contiene alcuna sorpresa. Porta al contrario la conferma dei segnali e dei richiami maturati anche nel corso dell’ultima settimana, quella trascorsa tra la presentazione rivista delle politiche sui conti e la decisione di oggi.
Parte la procedura per debito. L’Ue: “Giustificata”
Si conferma anche la decisione di riconsiderare la situazione dell’Italia per quanto riguarda il rispetto delle regole del debito. Finora, nonostante la mole del disavanzo tricolore (132% in rapporto al Pil), l’Ue aveva ritenuto che gli sforzi di contenimento e riduzione fossero sufficienti a evitare provvedimenti. Adesso, con una manovra ritenuta troppo espansiva e non in linea con gli obblighi comuni, si considera il criterio del debito come «non rispettato», spiega il commissario per l’Euro, Valdis Dombrovskis, il cui giudizio, al pari del resto del collegio, è che «l’apertura di una procedura per i disavanzi eccessivi basata sul debito è quindi giustificata».
La Commissione non cambia idea, Italia è venuta meno agli impegni
Si conferma l’impianto interpretativo dell’Ue sulla manovra del governo Lega-5Stelle. Questo ha non ha proceduto all’aggiustamento strutturale richiesto dello 0,6% ma optato per un deterioramento dello 0,8%, per una divario dell’1,4% rispetto agli obiettivi e agli impegni. E’ in sostanza quella deviazione «che non ha precedenti nella storia del patto di stabilità e crescita» che si contestava allo Stivale già a fine ottobre. Rispetto a quella data non è cambiato nulla. Per quanto riguarda il progetto rivisto di legge di bilancio, sottolinea Dombrovskis, «la nostra analisi mostra che il deficit strutturale dell’Italia vedrebbe un aumento di circa l’1% del Pil l’anno prossimo». Per il commissario «questi numeri parlano da soli».
“Adesso l’Italia rischio più austerità”
La Commissione insiste sulla necessità di contenere il debito, motivo di «preoccupazione comune» per la sua mole e per il fatto che nei prossimi due anni non dovrebbe diminuire. «Con ciò che il governo italiano ha messo sul tavolo, vediamo il rischio che il Paese resti nell’instabilità», critica ancora Dombrovskis, che boccia ancora di più l’impostazione del governo. «Non riesco a vedere come prolungare questa vulnerabilità (del debito, ndr), possa aumentare la sovranità economica» dell’Italia. «Piuttosto, credo che possa produrre più austerità lungo la strada». Un messaggio che sa di avvertimento: l’Italia può essere la prossima Grecia.
Salvini: “Lettera Ue?Aspetto ora quella di Babbo Natale”
«È arrivata la lettera di Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale». Così il vice premier, Matteo Salvini risponde a chi gli annunciava l’arrivo della lettera di Bruxelles per l’apertura della procedura di infrazione. «Discuteremo educatamente come sempre abbiamo sempre fatto – ha aggiunto – Ci confronteremo. Vado avanti. Se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto».