19 Settembre 2024
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Una figura di riferimento non è un essere superiore. È qualcuno che ti fa credere di essere migliore di quello che sei. E così lo diventi davvero

Un’insegnante racconta che, durante una lezione, chiese a un ragazzo quali fossero le sue figure di riferimento. Nella politica, nel cinema, nell’arte, nella scienza, nella musica. Qualcuno da ammirare e da ascoltare. Lui ci pensò e rispose che non gli veniva in mente nessuno. Nessuno che lo ispirasse. Poteva cavarsela magari con il nome di un rapper. O del bomber della squadra del cuore. Preferì la via della sincerità. Non vedeva nessun modello di vita intorno a sé.
La stessa domanda trent’anni fa avrebbe avuto un’altra risposta. Esistevano ancora gli «eroi». O quantomeno donne e uomini che noi ritenevamo tali. Non che il mondo fosse un posto migliore per viverci. Solo ci sembrava ci desse più speranza. Sono cambiati i ragazzi di oggi? Difficile fare confronti. Ma l’idea è che siano i grandi a latitare.
In un dialogo del film Invictus Nelson Mandela chiede al capitano della nazionale di rugby sudafricana, François Pienaar: «Tu come ispiri la tua squadra a dare il meglio?» Il giocatore sorpreso dalla domanda rispose: «Con l’esempio». E Mandela di rimando: «Oh, questo è giusto, sì. Questo è sacrosanto. Ma come fare a renderli migliori di quanto loro credano di essere? È questo che io trovo difficile. Con l’ispirazione è possibile. Ma come facciamo a ispirarci alla grandezza quando niente di meno ci può bastare? Come facciamo a ispirare quelli che ci circondano? A volte io credo che la risposta sia nel lavoro di altri».
Una figura di riferimento non è un essere superiore. Al contrario è chi si mette al livello degli altri. Che si avvicina, addirittura si china per poterti ascoltare meglio. Si abbassa per permetterti di elevarti. Ti chiama per nome, si ricorda di te. È qualcuno che ti fa credere di essere migliore di quello che sei. E così lo diventi davvero. Tutti abbiamo una luce dentro, il segreto è trovare l’interruttore per accenderla. Qualcuno che sappia ispirarci per davvero. Che ci indichi la strada. Sono i ragazzi a chiederlo per primi.

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