16 Settembre 2024

Oggi era arrivata la fumata bianca sull’accordo per il candidato premier del Nuovo Fronte Popolare. I leader della coalizione della sinistra francese proporranno al presidente Emmanuel Macron il nome di Lucie Castets

Una coalizione più ampia possibile. Emmanuel Macron punta a un governo sostenuto da tutte le forze politiche che hanno contribuito, attraverso il gioco delle desistenze, al risultato elettorale. Non c’è spazio, quindi, per un ritorno dei singoli partiti e delle coalizioni ai loro programmi. Occorre andare oltre.
Il presidente francese, nella prima intervista – a France 2 e FranceInfo – dopo il voto di luglio e a tre giorni dall’inizio delle Olimpiadi, ha riconosciuto la sconfitta della maggioranza uscente e ha difeso lo scioglimento del parlamento: «L’assemblée non corrispondeva più alla società francese». Ora ritaglia per sé il ruolo di “garante” delle scelte dei francesi e della stabilità. Con una conseguenza immediata: la scelta del primo ministro, che non arriverà prima di metà agosto, dopo la fine dei giochi olimpici, non potrà accontentare le richieste del Nouveau Front Populaire, che ieri ha indicato come propria candidata Lucie Castets, 37 anni, responsabile da ottobre 2023 delle Finanze della Mairie, l’amministrazione comunale, di Parigi. «La questione è un’altra», ha detto: non i nomi, non i gruppi. «La questione non riguarda un nome dato da una formazione politica». «Sarebbe falso dire – ha aggiunto – che il Nouveau Front Populaire ha una maggioranza».
I francesi, secondo Macron, hanno aderito a un gioco di desistenze: gli elettori di destra e di centro hanno votato la sinistra e viceversa. Questo è il dato politico da rispettare: «Nessuno può applicare il proprio programma», ha detto: «Nessuno può farlo, non il Nouveau Front Populaire, non la maggioranza uscente, non la Droite Républicaine». L’indicazione degli elettori è quella di assumersi responsabilità e di «saper fare compromessi». Abbiamo detto loro, ha spiegato il presidente, “siamo capaci di intenderci”. Macron ha escluso le sue dimissioni ma anche, «se le forze politiche sceglieranno la stabilità», un nuovo scioglimento dell’Assemblée tra un anno.
Difficile allora che i tentativi di tornare indietro, di abrogare la riforma delle pensioni – un disegno di legge è stato presentato dalla France Insoumise e potrebbe essere votato da Rn – possa far parte del programma del nuovo governo: «Non è il momento di distruggere, è il momento di costruire, di andare avanti». La Francia, inoltre, «deve essere unita».
In questo senso a Macron non è piaciuta la scelta dell’Assemblée nationale di escludere il Rassemblement national da tutte le cariche parlamentari. «Non è una buona cosa», ha detto. Undici milioni di francesi hanno votato per i lepenisti e «bisogna capirli e rispettarli», anche se il presidente ha confermato di essere su posizioni opposte.
Pochi minuti prima dell’inizio dell’intervista era arrivata la notizia della nomina della candidata al ruolo di primo ministro del Nouveau Front Populaire. Lucie Castets, 37 anni, è stata scelta, ha spiegato il cartello delle sinistre, per il suo impegno a favore dei servizi pubblici e contro la criminalità finanziaria. È stata anche molto attiva contro l’innalzamento dell’età legale delle pensioni da 62 a 64 anni, voluto da Emmanuel Macron. Diplomata a Science Po e alla London School of Economics, è stata allieva dell’Ena. È portavoce dell’associazione Nos services publiques. Nel 2015 è stata candidata alle elezioni regionali della Normandia con il Partito socialista, ma è considerata indipendente.
L’Nfp ha quindi invitato il presidente, che però conserva il diritto di scegliere, a nominarla primo ministro. Alle parole di Macron, che non sembra intenzionato ad accettare l’invito, ha subito risposto il fondatore della France Insoumine, Jean-Luc Mélenchon, già in marcia verso l’opposizione: «Macron vuole imporci la sua idea di campo repubblicano», ha scritto su X: il presidente «deve sottomettersi o dimettersi», ha aggiunto.
Macron ha poi confermato che la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 si terrà venerdì prossimo sulla Senna. «Tutte le verifiche di sicurezza sono state fatte, un lavoro immenso che va avanti da mesi, voglio rendere omaggio agli organizzatori e ai servizi di sicurezza», ha aggiunto il presidente, dicendosi sicuro che «da venerdì sera tutti vedranno perché valeva la pena» organizzare le Olimpiadi a Parigi. Quella di venerdì sulla Senna sarà una cerimonia «incredibile».
Macron ha anche condannato «con la più grande fermezza» coloro che fanno pesare minacce sulla delegazione degli atleti israeliani e ha ricordata la differenza tra la Russia, che ha iniziato una guerra «di aggressione», e Israele che ha risposto a un attacco terroristico. Il presidente ha anche ricordato che la Francia ha poi condannato gli eccessi a Gaza, ha chiesto un cessate il fuoco e lavora per una soluzione politica. Thomas Portés, deputato di Lfi, aveva detto che gli israeliani «non sono benvenuti ai giochi olimpici».

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