19 Settembre 2024

Fonte: Europa Today

di Tommaso Lecca

Il capo dell’Eliseo esprime il suo “profondo disaccordo” con Kramp Karrenbauer secondo cui il ruolo degli americani nella sicurezza sarebbe “insostituibile”. Berlino spera che la nuova amministrazione ritiri il progetto di Trump di spostare alcune basi militari dalla Germania alla Polonia“

“L’Europa, sovrana della propria difesa, combatta unita per i suoi valori contro le barbarie”. L’appello del presidente francese Emmanuel Macron arriva nel quadro ancora incerto dei rapporti tra Usa e Ue messi a repentaglio durante la presidenza di Donald Trump e che potrebbero ripartire con intensità dopo l’insediamento del presidente eletto Joe Biden. Ma il condizionale è d’obbligo dal momento che lo stesso capo dell’Eliseo rivendica velleità di maggiore autonomia dal gigante a stelle e strisce. Macron ha infatti criticato le posizioni filo-americane della ministra della Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer, secondo la quale l’Ue è meglio che “dica fine alle illusioni di autonomia strategica europea”.

Il dibattito franco-tedesco
Le parole scelte dalla ministra tedesca non sono per niente casuali. L’autonomia strategica è un concetto sostenuto da Macron, che vorrebbe vedere l’Ue diventare più potente sulla scena mondiale e in grado di operare in modo indipendente dagli Usa in tanti ambiti, dalle operazioni militari alla politica industriale. In un’intervista con la testata le Grand Continent, Macron ha detto di essere “profondamente” in disaccordo con Kramp Karrenbauer, secondo la quale “gli europei non saranno in grado di sostituire il ruolo cruciale dell’America nel garantire sicurezza”.

La difesa Ue in mano agli Usa
Per il presidente francese il futuro di subalternità europea agli Usa è “un fraintendimento storico”. Gli Stati Uniti, ha spiegato Macron “sono nostri alleati, ma noi abbiamo una preferenza per l’uguaglianza che negli Usa non c’è”. Andando su temi più concreti, il capo dell’Eliseo sostiene la necessità che l’Ue si impegni di più, anche in termini di politiche per la difesa comune, per diventare finalmente “autonoma” dagli Usa. Un tema, quello posto da Macron, che si scontra però con la spesa militare dei Paesi Ue che fanno parte della Nato e che si trova ben al di sotto dell’obiettivo del 2% che si sono posti gli alleati per sostenere le politiche di difesa comune.
Trump aveva iniziato a chiedere maggiori investimenti militari Paesi Ue durante la campagna elettorale del 2016, per poi insistere da presidente al fine di convincere gli altri Paesi della Nato ad onorare l’impegno. Nessuno dei principali Stati Ue rispetta l’obiettivo del 2%, mentre Washington contribuisce con oltre il 4% della sua ricchezza a garantire la sicurezza anche dei Paesi europei, soprattutto quelli dell’Europa orientale, pericolosamente vicini alla Russia di Vladimir Putin.

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