Fonte: La Repubblica
Un ‘trattato’ che consenta di rafforzare i rapporti tra Italia e Francia e possa quindi contribuire al futuro dell’Ue. Questo l’accordo che Gentiloni e Macron hanno comunicato dopo l’incontro a Palazzo Chigi. Il presidente francese ha reso omaggio alla presenza italiana in Niger
Un faccia a faccia durato più di un’ora quello tra Emmanuel Macron in visita a Roma e Paolo Gentiloni, nell’appartamento del premier a Palazzo Chigi. E’ stato uno scambio reciproco di lodi e commenti positivi sui rapporti tra i due rispettivi Paesi. “Con la Francia abbiamo rapporti importanti, storici e straordinari – ha detto Gentiloni – L’incontro di oggi è stata un’occasione per rinnovare i nostri impegni bilaterali. C’è una cooperazione economica molto importante. Ci sono molti investimenti e abbiamo scambi commerciali per un volume intorno agli 80 miliardi. La Francia è il secondo partner dell’Italia e l’Italia della Francia.”
IL TRATTATO DEL QUIRINALE
“Il passo che oggi annunciamo avrà un’importanza notevole” ha sostenuto Gentiloni riferendosi al trattato al quale lavorano Italia e Francia. “Vogliamo dare una cornice più stabile e ambiziosa ai nostri rapporti – ha continuato – Abbiamo deciso di mettere al lavoro un gruppo di persone per un trattato che può rendere ancora più forte e sistematico le nostre relazioni. E’ un trattato rivolto al futuro che può essere un contributo anche per il futuro della Ue. Un Trattato bilaterale italo-francese”. Il rapporto tra Roma e Parigi sarà “strutturante ma non esclusivo – ha replicato Macron – Avrà ottica europea e sarà complementare al rapporto franco-tedesco. Quando Francia e Germania non riescono a mettersi d’accordo l’Europa non può andare avanti. Ma quel rapporto non è esclusivo. Il legame con l’Italia ha un’altra storia, legami culturali, un’amicizia speciale e specifica. E non è in concorrenza né inferiore ma perfettamente complementare con quello franco-tedesco. Il rapporto è forte a tutti i livelli e abbiamo voluto dargli una forma nuova con il Trattato del Quirinale”.
UNIONE EUROPEA
Macron: “Vogliamo rendere l’Europa più sovrana, unita e democratica. Negli ultimi anni è stata balbuziente perché mancavano le prospettive a lungo termine.” E il presidente del Consiglio ci ha tenuto a sottolineare: “Credo che ci sia da prendere atto di una crescente domanda di Europa nel mondo che ci circonda, a partire dai Balcani e dal Mediterraneo, dove una presenza forte del modello europeo è richiesta. Ma è forte anche più in là dei confini della nostra regione. L’Europa ha un compito fondamentale per i grandi accordi globali, da quelli sul clima alla lotta contro il terrorismo e per la difesa delle libertà. A questa domanda di Europa cercheremo, con il rafforzamento di relazioni storiche tra Francia e Italia che è difficile rafforzare più di così, di dare un contributo nei prossimi mesi. . Europa che Macron ha definita “balbuziente” perché priva di una prospettiva comune”.
MIGRANTI
“Abbiamo ottenuto risultati importanti nel 2017 nel contrasto ai trafficanti di esseri umani, siamo orgogliosi dei risultati e pensiamo che le politiche europee debbano andare avanti in questa direzione” ha detto Paolo Gentiloni soddisfatto, a cui ha fatto eco Macron, nel corso della conferenza stampa congiunta, che ha elogiato l’Italia: “Avete fatto un ottimo lavoro nel 2017, cui rendo omaggio, per ridurre la destabilizzazione causata dal fenomeno migratorio. Ha tutto il mio rispetto per il lavoro condotto. Voglio rendere omaggio anche alla decisione dell’Italia per la missione in Niger. So che ha creato tanto dibattito, ma risponde a impegni già assunti, coerenti con l’insieme della politica migratoria e di sicurezza comune”.
E ha lanciato un progeto comune affermando: “Dobbiamo dare una risposta strutturata e solidale al fenomento migratorio, chiarendo e armonizzando le regole. In qusto senso la Francia sta procedendo nel mettere a punto delle riforme con i partner europei, perché al momento c’è un sistema con delle lacune. E sono sicuro che Italia e Francia riusciranno ad armonizzare i sistemi di accoglienza e di asilo”. L’unità di intenti nell’affrontare il fenomeno migratorio è stato quindi riconfermato anche da Gentiloni, che ha sottolineato: “Credo che l’unica cosa che non possiamo promettere ai cittadini europei è che il problema dei grandi flussi migratori si possa eliminare rapidamente con chissà quale ricetta miracolosa. Il problema è gestire le migrazioni e bisogna farlo insieme”.