20 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

All’esterno della struttura turistica colpi di armi automatiche e una colonna di fumo. Gli aggressori, sospetti jihadisti, avrebbero gridato “Allah Akbar”. Sul posto sono intervenuti sia uomini dell’esercito maliano che forze francesi. Trentadue ostaggi liberati. Fonti ministeriali: “Forze di sicurezza in campo, situazione sotto controllo”. Farnesina: nessun italiano coinvolto

Un attacco terroristico ha colpito un resort turistico alle porte di Bamako, la capitale del Mali. Si tratta del camping Kangaba, frequentato da occidentali, soprattutto francesi e tedeschi. Dal luogo dell’attacco sono arrivati i boati di colpi di armi automatiche. Secondo il ministero della Sicurezza, sono almeno due vittime, tra cui un cittadino franco-gabonese, oltre ad alcuni feriti. La vasta area del resort ha reso difficile l’accertamento delle condizioni di tutti i presenti. Liberate dalle forze speciali, invece, le 32 persone –  tra cui tre maliani e quattro occidentali – prese in ostaggio dagli assalitori. La Farnesina assicura che al momento non risultano italiani coinvolti nell’attacco: l’Unità di crisi del ministero degli Esteri si è messa in contatto con tutti i connazionali iscritti al sito web, per verificare che tutti stiano bene.
Secondo alcune voci, i terroristi (fonti del governo affermano che si è trattato di un “attacco jihadista”), al momento dell’assalto avrebbero gridato “Allah akbar”. Testimoni raccontano che un edificio all’interno del villaggio turistico è andato a fuoco. Dalle immagini si individua infatti una colonna di fumo. Sul posto, che si trova alla periferia della capitale sulla strada in direzione di Segou, sono entrati in azione soldati dell’esercito del Mali e le forze francesi antijihadiste.
Nove giorni fa il Travel state department americano aveva emesso un warning per possibili attacchi nel Paese africano e ieri sera nel nord del Mali erano stati uccisi cinque soldati maliani durnate un attacco terroristico a un campo militare. L’estremismo religioso nel Mali era  limitato alle zone settentrionali del paese, anche se negli ultimi anni i jihadisti hanno diffuso la violenza più a sud.
Il 20 novembre del 2015, un gruppo terroristico armato attaccò l’hotel Radisson Blu di Bamako, uno dei più lussuosi della capitale del Mali, prendendo ostaggi e uccidendo 20 persone. Qualche settimana prima, nel marzo 2015, in un attacco a un ristorante, erano rimaste uccise cinque persone, tra cui due occidentali.

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