Fonte: Corriere della Sera
Decine di migliaia di studenti, e non solo, in piazza in tutta Italia per il pianeta. L’appello di Greta Thunberg: «Non vogliamo le vostre speranze. I politici ci hanno abbandonato»
Decine di migliaia in piazza in tutta Italia e nel mondo per il clima. Lo sciopero «salva-pianeta» ha visto mobilitarsi studenti (e non solo) in tutta Italia. «Siamo 100mila», dicono gli organizzatori della manifestazione che hanno deviato il percorso per arrivare in piazza Duomo a Milano e non più in piazza della Scala, troppo piccola per accogliere tutti. Diecimila a Firenze e Torino, seimila a Roma e tremila a Bologna, almeno secondo le prime stime.
Giovani attivisti chiedono un cambio di rotta su ambiente e sviluppo sostenibile: lo fanno sulla scia delle proteste pacifiche della sedicenne svedese Greta Thunberg, e solo in Italia sono in programma quasi 200 eventi con manifestazioni in tutte le principali città. A Roma in piazza Madonna di Loreto, si alternano sul palco gruppi musicali e interventi sul tema, a partire da quello del geologo Mario Tozzi, seguito dagli studenti. A Milano l’appuntamento era in piazza della Scala, mentre a Torino dopo il corteo da piazza Arbarello, c’è una manifestazione in Piazza Castello. Iniziative anche a Genova, Bologna e Firenze. A Napoli gli studenti si sono dati appuntamento in Piazza Garibaldi, così come a Cagliari e a Palermo la manifestazione è in piazza Verdi. «Grazie per quello che state facendo oggi, ma pensate già a quello che farete da domani: dovete immaginare che testimoniare e impegnarvi è importante e dovete farlo sempre. Anche nel vostro quotidiano, nelle piccole cose fate qualcosa che aiuti l’ambiente: io vi prometto, e non è una promessa da politico che poi non mantiene, che sul tema dell’ambiente ci sarò», ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando alle alunne e agli alunni della scuola Secondaria di Primo Grado “Sandro Pertini” di via Boifava, che questa mattina in duecento hanno partecipato con slogan e cartelli alla “Marcia per il Clima” per le vie del quartiere attorno a piazzale Abbiategrasso.
« Non vogliamo le vostre speranze, vogliamo che vi uniate a noi», ha scritto la giovane attivista Greta Thunberg, pubblicato su Faz online, in occasione della prima manifestazione globale per il clima. «Questo sciopero viene fatto oggi – da Washington a Mosca, da Tromso a Ivercargill, da Beirut a Gerusalemme, da Shanghai a Mumbai – perché i politici ci hanno abbandonato», ha scritto l’attivista sedicenne svedese sul principale quotidiano tedesco, insieme al volto tedesco della protesta Luisa Neubauer.
«Abbiamo assistito a trattative lunghe anni per accordi sul clima miseri, abbiamo visto imprese a cui è stata dato il via libera per scavare la nostra terra, trivellare sotto il nostro suolo e per i loro profitti bruciare il nostro futuro», scrivono le due ragazze. «I politici conoscono la verità sul cambiamento climatico e ciononostante hanno hanno ceduto il nostro futuro agli approfittatori, il cui desiderio di denaro veloce minaccia la nostra esistenza», prosegue il testo pubblicato sull’edizione online di una delle principali testate tedesche.
«Tanti giovani ricordano a tutti e chiedono a tutti e soprattutto alle istituzioni, di agire per difendere il clima e l’ambiente sulla terra», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo intervento all’Università Politecnica delle Marche . «Il climate change è la sfida cruciale per la salvaguardia del futuro del nostro pianeta. I Capi di Stato e di Governo non solo hanno l’obbligo morale di ascoltare il grido d’allarme che si sta sollevando oggi da ogni angolo del mondo, ma devono concretamente adoperarsi. L’ignavia sarebbe una imperdonabile colpa storica», ha scritto il premier Giuseppe Conte in un intervento su facebook. «Il mio governo- aggiunge Conte – non ha nessuna intenzione di sottrarsi a questo impegno. In questi mesi, sin dal mio discorso di insediamento alle Camere, ho sempre posto l’Italia al centro dei Paesi piu’ sensibili per il climate change, per il rispetto dell’accordo di Parigi e per l’economia circolare. Nelle varie sedi internazionali, ogni volta che ne ho avuto l’occasione, ho sempre sollecitato con forza tutti gli altri leader a orientare tutti i nostri Paesi verso questo comune obiettivo e, in particolare, l’Unione europea verso il raggiungimento dell’agenda 2030. Questa sarà una delle sfide in assoluto piu’ importanti che stiamo affrontando e che sara’ chiamata ad affrontare la nuova Commissione europea. Sappiamo di avere ancora molta strada da percorrere e oggi la presenza di migliaia di giovani nelle piazze ci da’ un ulteriore stimolo per andare avanti».
Anche il Parlamento europeo sostiene le manifestazioni, e lo sciopero globale. I deputati chiedono ai governi nazionali, regionali e locali, così come all’Ue, di intraprendere azioni concrete e rapide per non superare il limite climatico di 1,5 gradi. In una risoluzione approvata ieri, i deputati del Parlamento europeo hanno presentato le loro proposte sulla strategia di riduzione delle emissioni contro i cambiamenti climatici. Nella risoluzione non vincolante, adottata con 369 voti favorevoli, 116 voti contrari e 40 astensioni, i deputati affermano che solo due degli otto scenari («percorsi») proposti dalla Commissione europea nella comunicazione di novembre consentirebbero all’UE di raggiungere, entro il 2050, l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra (GES) e che tale obiettivo sia l’unico compatibile con gli impegni dell’Unione nel quadro dell’accordo di Parigi sul clima. I deputati sostengono la Commissione nel promuovere questi due scenari.