21 Novembre 2024

Oggi l’ultimo emendamento del pacchetto di modifiche annunciate dal Governo

A ottobre la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avevano immaginato di blindare la legge di bilancio con la richiesta di zero emendamenti: da una parte per evitare di vedere stravolto il progetto del governo in un contesto di risorse scarse, dall’altro per procedere spediti e di chiudere in fretta l’esame parlamentare. Tanto che si ipotizzava addirittura il voto finale a metà dicembre.

Corsa contro il tempo
Lo scenario dei prossimi giorni è completamente diverso: nelle ore in cui la presidente del Consiglio sarà impegnata nel Consiglio europeo più delicato dell’anno con l’Italia che cerca di spuntare regole “rispettabili” per il nuovo Patto di Stabilità, al Senato andrà in scena la battaglia sulla manovra con tempi che rischiano di avvicinarsi pericolosamente alla fine dell’anno, termine ultimo e inderogabile per evitare lo spettro dell’esercizio provvisorio, paventato dalle opposizioni.

Si comincia a votare
Oggi dovrebbe arrivare in commissione Bilancio al Senato l’ulteriore tranche di emendamenti governativi (riguardanti il tema degli investimenti con una diversa strutturazione dei costi per il Ponte sullo Stretto a carico dello Stato e della Regione) dopo quelli su pensioni dei medici e altre categorie del pubblico impiego, fondi a Regioni ed enti locali, sicurezza.
Fissato a martedì 12 dicembre alle 10 il termine per presentare sub-emendamenti. Si entrerà poi nel vivo della discussione con le primi votazioni che orientativamente potrebbero cominciare il 13.
Dopo un cammino a ritmo lento la tabella di marcia è serrata: il cronoprogramma prevede l’avvio della discussione in Aula (fissato inizialmente per il 12 dicembre) il 18 dicembre. Il testo passerà poi alla Camera: a questo punto è scontato che il sì finale alla legge di bilancio arriverà solo tra Natale e la fine dell’anno.

La polemica sui fondi per la sicurezza
Uno degli emendamenti depositati dal governo (nella tarda serata di giovedì) prevede stanziamenti per Forze di polizia, Forze armate e Vigili del Fuoco. Misure applaudite da tutto il centrodestra a partire dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Ma per recuperare questi 100 milioni viene sforbiciata la dote già esigua lasciata per consentire le modifiche parlamentari e tagliato di 15 milioni l’anno per tre anni anche il nuovo fondo per l’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati, anche a favore dei Comuni interessati, creato ad hoc dall’esecutivo con il decreto Anticipi.

Confermato lo sciopero dei medici
Anche l’intervento più atteso, quello sulle pensioni di alcune categorie della pubblica amministrazione, non ha placato le proteste: la correzione non convince né le minoranze né i sindacati, nemmeno quelli dei medici, che hanno confermato lo sciopero del 18 dicembre.

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