16 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Cristina Nadotti

Nella legge di Bilancio un’imposta da mezzo centesimo per ogni pezzo nella confezione. Stop alla vendita online. Detraibili al 19% solo le spese sostenute con strumenti tracciabili

Spunta anche un nuovo micro-balzello tra le misure inserite nella bozza di Legge di Bilancio che circola in queste ore. La manovra introduce infatti una nuova imposta su quelli che vengono definiti “profitti accessori ai consumi di tabacchi”: filtri e cartine. Non solo: ci sarà una stretta su camion e pullman inquinanti. Ma le spese sanitarie (farmaci e ticket) pagate in contanti, dal 2020 in avanti, continueranno ad essere detraibili dall’Irpef – a differenza di tutte le altre spese, detraibili solo se tracciabili – sebbene in prima battuta il governo avesse accarezzato l’idea di escluderle dallo sconto del 19%, se coperte con il cash.

Cartine e filtri per sigarette: aumenti del 50 per cento
Nel dettaglio, si legge nella norma, ad essere copiti saranno “le cartine, le cartine arrotolate senza tabacco e i filtri funzionali ad arrotolare le sigarette” che saranno “assoggettati ad imposta di consumo in misura pari a 0,005 euro il pezzo contenuto in ciascuna confezione destinata alla vendita al pubblico”. Per come è scritta la norma, nel caso di una confezione da 50 cartine, si tratterebbe di un aggravio di 25 centesimi.

Stop alla vendita online
La nuova imposta sul consumo “è dovuta dal produttore o fornitore nazionale o dal rappresentante fiscale del produttore o fornitore estero all’atto della cessione dei prodotti alle rivendite”, ovvero i tabaccai. La norma impone inoltre che tali prodotti siano venduti solo nei rivenditori autorizzati, escludendo la vendita online. “È vietata la vendita a distanza, anche transfrontaliera, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato”, si legge nel testo. “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fermi i poteri dell’autorità e della polizia giudiziaria ove il fatto costituisca reato, comunica ai fornitori di connettività alla rete Internet ovvero ai gestori di altre reti telematiche o di telecomunicazione o agli operatori che in relazione ad esse forniscono servizi telematici o di telecomunicazione, i siti web ai quali inibire l’accesso, attraverso le predette reti, offerenti prodotti di cui al comma 1”.

Stretta sulle detrazioni per i redditi più alti anche per le spese sanitarie
Confermata la stretta sulle detrazioni per i redditi più alti. In base alla bozza, gli sgravi per i redditi oltre i 120 mila euro vengono ridotti progressivamente. La “rimodulazione degli oneri detraibili in base al reddito” tocca anche le spese per la salute, ma “sono in corso valutazioni per escludere le spese sanitarie relative a patologie gravi”, si legge nella bozza. Il governo aveva annunciato che le spese sanitarie sarebbero state esenti, come quelle per i mutui prima casa.

Detrazioni per chi paga in contanti
Salta la norma che prevedeva la possibilità di usufruire delle detrazioni per spese sanitarie solo con pagamenti effettuati con carte di credito o bonifici. Quindi, per le spese sanitarie si potrà usufruire anche con pagamenti in contanti mentre per il resto delle detrazioni al 19% si potranno avere solo pagando con carte o bonifici.

Stretta su camion e pullman inquinanti
Nella bozza della manovra vengono eliminate, dal prossimo anno, le agevolazioni sul gasolio commerciale per l’autotrasporto per i mezzi fino a euro 3 (attualmente sono esclusi quelli fino a euro 2). Dal 2021 la stretta riguarderà anche i mezzi euro 4, che non potranno più usufruire dell’accisa agevolata. Riviste, sempre in chiave ambientale, anche le accise sui prodotti energetici impiegati per produrre energia.

Raddoppia il bonus asilo nido per famiglie con Isee sotto i 25 mila euro

Buone notizie anche per le famiglie con figli piccoli. Il voucher per gli asili nido raddoppia per i nuclei con Isee fino a 25 mila euro, passando dagli attuali 1.500 a 3.000 Euro. Il bonus sale a 2.500 euro anche per le famiglie con Isee fino a 40 mila euro mentre resta a 1.500 Euro per chi supera questa soglia di isee e per tutti rimane parametrato su 11 mensilità. A questa misura vengono destinati 190 milioni in più nel 2020.

Arrivano le auto blu “green”: elettriche o ibride
Gli enti della Pubblica amministrazione dovranno acquistare o noleggiare – a partire dal 2020 – almeno il 50% di nuovi veicoli di servizio elettrici o ibridi. “È così che rendiamo la pubblica amministrazione più sostenibile e proiettata verso il futuro”, commenta la ministra della  Pubblica amministrazione Fabiana Dadona.

20 milioni per i giornali nelle scuole
Novità anche sul fronte dell’editoria. Alle scuole pubbliche che acquistano abbonamenti a quotidiani e periodici, anche digitali, è attribuito un contributo fino all’80% della spesa sostenuta. La misura lega l’assegnazione del contributo a un bando annuale a valere sul fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, per un importo non superiore a 20 milioni. Intanto, in previsione di una riforma organica del settore, tutti i termini relativi alla riduzione dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici sono differiti di 12 mesi (“sono conseguentemente differite le riduzioni applicabili alla contribuzione diretta”).
A Radio Radicale è prorogato per 2020-2022 il regime convenzionale, con una spesa di 8 milioni per ciascuno anno.

Sugar tax, 10 euro per ettolitro
Maggiori dettagli arrivano invece sulla cosiddetta sugar tax, che viene definita imposta sulle bevande analcoliche “edulcorate”.  L’imposta è fissata nella misura di 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti e 0,25 per chilogrammo per i prodotti da utilizzare previa diluizione (il contenuto di edulcorante è determinato con riferimento al potere stabilito in base al rapporto tra concentrazione di saccarosio e quella della soluzione dell’edulcorante) e non si applica alle bevande destinate all’export.

Buste paga più alte da luglio e poi riforma del fisco
Il taglio del cuneo fiscale porterà da luglio “40 euro netti in media al mese in busta paga” dei lavoratori dipendenti, annuncia il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. In manovra c’è un fondo con 3 miliardi per il 2020, “ma abbiamo intenzione di mettere 6 miliardi a regime, 5 li abbiamo già da parte e uno intendiamo recuperarlo da una riforma fiscale più generale”, aggiunge Gualtieri.  Chiusa la manovra, assicura il ministro, “intendiamo aprire grandi cantieri di riforma” che includeranno il sistema fiscale, comprese le aliquote Iva da rimodulare “con calma e nel quadro di una riforma complessiva”.

Imu e Tasi accorpate
Le due tasse che si pagano sulle seconde case saranno fuse in una sola, ma questo accorpamento non aumenta il prelievo. “Assolutamente no, rimane tutto come adesso, sostanzialmente c’è l’abolizione della Tasi ma a gettito invariato”, spiega il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Cashback della Befana
“Stimiamo che verranno rimborsati 100-200 euro a consumatore” l’anno, con un incentivo “tanto più alto quanto più alta l’adesione” all’utilizzo della moneta elettronica, spiega ancora Gualtieri. Il primo cashback dovrebbe arrivare il 6 gennaio 2021 sulle spese tracciabili effettuate nel corso del 2020.

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