Fonte: La Repubblica
Cgil, Cisl e Uil lamentano: “La legge di Bilancio è stata preparata dal governo senza sentire le parti sociali”. Bene l’inversione di tendenza rispetto all’austerity
Sbagliata nel metodo, perché è stata predisposta dal governo senza sentire le parti sociali, ma anche nel merito per alcuni dei provvedimenti-cardine che contiene.
La Manovra per il 2019 – che pure non è ancora stata trasmessa alle Camere, nonostante siamo oltre la scadenza prevista dalla legge al 20 ottobre – passa sotto la lente di Cgil, Cisl e Uil. La manovra del Governo, “pur rappresentando una prima inversione di tendenza” rispetto all’austerity, “mostra elementi di inadeguatezza ed è carente di una visione del Paese e di un disegno strategico capace di ricomporre e rilanciare le politiche per lo sviluppo sostenibile e il lavoro”, dice il documento, al centro degli esecutivi unitari che si tengono oggi, dei sindacati con le proposte per la legge di bilancio: da crescita e occupazione a riforma fiscale, pensioni e Pa. Base su cui, dicono, “intendiamo aprire il confronto” con il Governo.
Nella manovra “mancano le risorse per gli investimenti, si preannunciano ulteriori tagli e si introducono misure che non determinano creazione di lavoro, ma rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza”, affermano i tre sindacati.
Al centro il lavoro. Cgil Cisl e Uil “vogliono un Paese che costruisce il proprio futuro e lo rappresenta a partire dal lavoro, libero, dignitoso e di qualità, si basa su un sistema virtuoso di convivenza, rispettoso delle necessità e dei bisogni delle persone, in un’ottica di reciprocità, chiave di volta per una reale integrazione”. Che si realizza attraverso “una buona politica di accoglienza, mettendoci al riparo da possibili degenerazioni razziste e xenofobe di cui l’Italia non ha certo bisogno”, sostengono inoltre i sindacati.
Dalla Manovra “forse sono espunte le forme più hard di condono”, ma non c’è “quello che è stato contrabbandato come pace fiscale per chi era in difficoltà: il messaggio, ancora una volta, è che l’evasione paga l’interesse dei singoli evasori”, ha detto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, aprendo l’incontro. Camusso ha accusato il governo di “non aver discusso con nessuno” e di “non avere idea della rappresentanza”. La leader ha quindi invitato a cercare di cambiare le regole europee piuttosto che “fare un braccio di ferro su questa Manovra e i suoi parametri”.