Fonte: Sole 24 Ore
di Enrico Miele e Andrea Fontana
Madrid e Amsterdam le migliori, mentre Milano ha recuperato abbondantemente quanto perso nell’ultima settimana. Capofila Azimut (+4,68%) in una seduta protagonista per tutti i player del risparmio gestito. Euro a 1,20 dollari, spread chiude a quota 100 punti
Parte in quarta anche il mese di marzo delle Borse europee dopo un febbraio scoppiettante (+5,9% Milano, +4,5% l’Eurostoxx50) conclusosi però tra le preoccupazioni sulle prospettive inflazionistiche che i piani di ripresa dall’emergenza Covid possono innescare. Il via libera della Fda americana al vaccino di Johnson&Johnson, l’approvazione della Camera Usa al piano Biden e alcuni segnali arrivati dai banchieri centrali pronti ad accelerare gli acquisti di titoli per calmare le preoccupazioni dei mercati sono stati alla base di una seduta tutta votata al rialzo e supportata dalla vivacità di Wall Street, che chiude le contrattazioni in netto rialzo, dopo l’ok dell’Fda al vaccino di Johnson & Johnson. Il Dow Jones chiude 1,95% a 31.535 punti, l’indice Nasdaq chiude a +3,01% a 13.588 punti e lo S&P 500 guadagna +2,37% a 3.901 punti (miglior performance giornaliera da giugno).
Madrid e Amsterdam sono state le migliori in Europa salendo di due punti percentuali, mentre il FTSE MIB ha chiuso a +1,82% recuperando abbondantemente quanto perso nell’ultima settimana. Acquisti su viaggi, materie prime, costruzioni e industria.
A Milano capofila Azimut (+4,68%) in una seduta protagonista per tutti i player del risparmio gestito (+4,5% Poste, +3,4% Banca Generali, +3.3% Mediolanum e +5% Anima dopo i conti). Leonardo – Finmeccanica è salita di un altro 3,9% confermando la forte risalita delle quotazioni nella prospettiva della imminente quotazione a Wall Street della controllata Drs ma ha potuto sfruttare anche un settore aerospaziale acceso dai due lati dell’Atlantico dalle indiscrezione di importanti commesse di aerei da parte dell’Arabia Saudita. Bene anche Atlantia (+3,8%) perché, nonostante l’offerta della cordata Cdp per Aspi sia stata ritenuta non soddisfacente, gli operatori vedono spiragli per un accordo.
Riscatto di Atlantia, analisti puntano su deal con Cdp
Tornando ad Atlantia, sul tema è intervenuto anche il neo ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, sottolineando che la società, pur giudicando inadeguata l’offerta della cordata Cdp, ha avviato una nuova fase di negoziazione che il ministro auspica si chiuda in tempi rapidi. Indiscrezioni di stampa non escludono che il Governo Draghi stia preparando un piano B, che scatterebbe se l’accordo con Cdp non arrivasse entro fine marzo. Il piano prevederebbe una stretta sulla concessione di Aspi, introducendo parametri ed impegni più rigidi a carico del concessionario e rivedendo il Piano Finanziario.Gli analisti di Equita continuano a raccomandare cautela sulle azioni della società, pur ritenendo che il giusto prezzo delle azioni sia più elevato dei corsi di Borsa e pari a 17,8 euro. La Sim si augura che vadano avanti le trattative con la cordata capitanata da Cdp e sia presto raggiunta una soluzione.
Gli acquisti, come detto, hanno premiato anche Anima Holding dopo la pubblicazione dei conti del 2020. La società ha annunciato di avere archiviato il 2020 con un utile netto del 2020 di 155,7 milioni (quello normalizzato è stato di 197,1 milioni) livello lievemente superiore alle attese sia di Mediobanca (153 milioni), sia di Equita (147 milioni). Entrambi i broker hanno così emesso raccomandazioni positive: la prima consiglia un ‘Buy’ sulle azioni di Anima, con target di prezzo a 4,9 euro, la seconda un “outperform” con target di prezzo a 4,5 euro.
Scatta Piaggio, al via consorzio con Honda e Yamaha su batterie
Al di fuori del Ftse Mib si è messa in evidenza Piaggio, che ha beneficiato dell’annuncio della firma di una lettera di intenti con Ktm, Honda Motor e Yamaha Motor «per dare vita a un consorzio per sviluppare batterie intercambiabili per motocicli e veicoli elettrici leggeri».Le attività del consorzio inizieranno a maggio 2021 e i quattro fondatori «invitano tutti gli stakeholder che fossero interessati a unirsi al progetto per ampliare le conoscenze e competenze del consorzio». L’iniziativa, commentano gli analisti di Equita, è «una notizia interessante per Piaggio che conferma l’impegno verso le soluzioni di mobilità green con un ampliamento atteso della gamma prodotti elettrici. Inoltre – aggiungono gli esperti – riteniamo che la definizione di standard internazionali condivisi dai principali player di settore sia un passaggio importante per incentivare i clienti al passaggio alla mobilità elettrica».
Sciuker Frames dopo che la società, quotata sul mercato Aim, ha annunciato di aver firmato nuovi contratti. Il gruppo di Avellino ha annunciato che la sua Sciuker Ecospace, specializzata nella progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica di complessi residenziali, ha stipulato 8 nuovi contratti d’appalto dal valore complessivo lordo pari a 25,1 milioni rientranti per l’esecuzione dei lavori nell’ambito della normativa del Decreto Rilancio. Così da inizio 2021 Sciuker Ecospace ha sottoscritto un totale di 35 contratti per un ammontare pari a 38,7 milioni. A questo punto sono stati superati i target del budget sia trimestrale, sia semestrale. L’azienda ha fatto sapere che il “backlog” residuo del 2020, pari a 20,4 milioni sommato ai 38,7 milioni dei contratti firmati tra gennaio e febbraio 2021, implicano un contributo di Sciuker Ecospace sul fatturato 2021 di Sciuker Frames pari a 59,1 milioni, rispetto ad un fatturato 2021 stimato pari a 60 milioni.
A Parigi brillano Airbus e Danone
Nel resto d’Europa, Airbus ha guadagnato terreno a Parigi grazie alle indiscrezioni di una maxi-commessa in arrivo dall’Arabia Saudita. Secondo il quotidiano economico online Maaal, infatti, la compagnia aerea di bandiera Saudi Arabian Airlines (Saudia) si appresta a ordinare un totale di 70 aerei a Airbus e Boeing. Saudia al momento starebbe discutendo con le banche locali per ottenere 11,5 miliardi di riyal, pari a 2,55 miliardi di euro circa, per finanziare una parte delle commesse, che riguardano gli Airbus A321 e i Boeing 777 e 787 Dreamliner. Sul listino francese si è messa in luce anche Danone, dopo la decisione di vendere la partecipazione nella società cinese di latticini China Mengniu Dairy, con la promessa di distribuire il ricavato agli azionisti, che appare un primo passo di fronte alle crescenti pressioni dei fondi attivisti.
Euro in calo a 1,20o contro il dollaro
Sul mercato dei cambi l’euro si attesta a 1,2045 dollari (da 1,2096 di venerdì). Vale inoltre 128,57 (129,035 yen), mentre il dollaro-yen è pari a 106,75 (106,672 yen). In rialzo il prezzo del greggio in vista del vertice Opec+ atteso in settimana: il future aprile sul wti sale dell’1,07% a 62,16 dollari al barile, mentre la consegna maggio sul brent guadagna l’1,02% a 65,08 dollari.
Spread chiude in calo a 100 punti, tasso allo 0,66%
Chiusura in netto calo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco, allargatosi nel finale della scorsa settimana, ha recuperato parte del terreno perduto, spinto dai guadagni dei titoli di Stato indotti dal rally dei Treasury Usa. A fine seduta lo spread BTp/Bund è indicato a quota 100 punti base dai 105 punti del closing di venerdì 216 febbraio. In calo anche il rendimento del BTp decennale benchmark, sceso allo 0,66% dallo 0,78% del riferimento precedente.