Il presidente della Repubblica è intervenuto all’assemblea della Confcommercio a Roma
«L’equilibrio territoriale – ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’assemblea della Confcommercio a Roma -è un fattore cruciale di equilibrio sociale. Anche per questa ragione la perdita di oltre 110.000 attività negli ultimi dieci anni non è questione che riguarda il solo mondo del commercio, ma i suoi effetti interpellano, perché si riverberano su di essa, l’intera società». Il capo dello Stato ha ricordato che «c’è oggi un divario che penalizza le aree interne e insulari, i territori montani. Questo divario – ha aggiunto – frena lo sviluppo nazionale nel suo insieme». Intanto è ripresa in aula alla Camera, con la votazione degli emendamenti, la discussione del disegno di legge sull’autonomia differenziata.
«Toccherà al Pe definire la propria identità»
Un passaggio dell’intervento del Capo dello Stato è stato sulle elezioni europee. L’Unione europea, ha sottolineato, «oltre a essere giustamente definita “infaticabile costruttore di pace”, è essenziale per non cadere nella irrilevanza. Toccherà ora al Parlamento europeo, appena designato dalla sovranità dei popoli europei, definire la propria identità e concorrere, con i governi, alle scelte di fronte alle quali siamo, senza indugio».
Il Capo dello Stato: il dirigismo economico invade la libertà
«La nostra Costituzione – ha ricordato il Capo dello Stato – riconosce il valore dell’iniziativa economica privata. Le costrizioni, le posizioni dominanti, il dirigismo finiscono sempre per invadere anche il campo di altre libertà, indebolendo così la stessa democrazia. Memorabile rimane la battaglia parlamentare, condotta da Luigi Einaudi alla Assemblea Costituente, per inserire norme che impedissero pratiche di favoritismo statale nei confronti di privati e categorie: a tutela della concorrenza, quindi della libertà di impresa e di scelta di tutti».