22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il messaggio del Capo dello Stato. E Bonafede annuncia: “Le misure sul ‘Codice rosso’ saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri”

“La violenza sulle donne purtroppo non conosce confini geografici, distinzioni di classe o di età: è iscritta in tante singole biografie. In ogni sua forma, fino all’omicidio, non è mai un fatto privato nè solo conseguenza di circostanze e fattori specifici, ma si inscrive in una storia universale e radicata di prevaricazione sulla donna”. E’ il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
E il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, con un post su Facebook, annuncia novità in arrivo: “Al prossimo Consiglio dei ministri  – scrive il Guardasigilli – abbiamo all’ordine del giorno l’approvazione del disegno di legge sul Codice rosso che abbiamo già presentato con il ministro Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, fondatrici dell’associazione Doppia difesa ispiratrice del provvedimento”.
Le statistiche raccontano di un fenomeno che raggiunge nel nostro Paese livelli tragici. A luglio scorso erano già 130 i femminicidi registrati nei dodici mesi precedenti. “Una media di 150 l’anno, quasi uno ogni due giorni”, ricorda Bonafede. “Le sentenze ci dicono che sul totale delle condanne per omicidi di donne, l’85 per cento sono classificabili come femminicidio, perché avvenuti in ambito familiare o all’interno di relazioni sentimentali poco stabili. Nel 2017 sono state 2.018 le sentenze definitive per violenza sessuale, 1.827 quelle per stalking”.
Per questo l’intervento del Presidente della Repubblica, quest’anno, insiste soprattutto sulla prevenzione e sulle denunce. “La prevenzione – dice Mattarella – avviene soltanto continuando a operare per una profonda trasformazione culturale che trovi il suo miglior esito nella promozione del rispetto e nell’affermazione delle donne nella società. Nel nostro Paese il fenomeno della violenza sulle donne è ancora tragicamente alto e la sua denuncia ancora troppo reticente. Si devono, quindi, favorire le condizioni migliori per superare questo ulteriore ostacolo soprattutto negli ambienti – come quello lavorativo – dove risulta più difficile”.
Attraverso Facebook parla anche il premier Giuseppe Conte, impegnato oggi a Bruxelles nel Consiglio Europeo. “Dal 2000 ad oggi sono state 3100 le donne uccise, più di tre a settimana. Dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Donne che portano ferite indelebili, nel corpo e nell’anima”.

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