19 Settembre 2024

«È un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto», ha osservato il capo dello Stato facendo riferimento alla situazione in Ucraina

«Assistiamo a un preoccupante aumento delle tensioni internazionali, a un allargarsi delle faglie fra Paesi e fra regioni del mondo e ad un ritorno di atteggiamenti imperialistici e dei nazionalismi», ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando alla Fao per la giornata mondiale dell’alimentazione 2023. «Il Medioriente è nuovamente in fiamme, a causa di un vile attacco che è già riuscito ad elevare a livelli inusitati la spirale dell’orrore e delle violenze», ha ricordato il capo dello Stato.

É un delitto usare cibo e acqua come strumenti di guerra

«La guerra contribuisce ad accrescere l’instabilità in vaste aree del mondo e, prevalentemente nei Paesi più vulnerabili, a diffondere insicurezza alimentare e scarsità di beni essenziali. La scellerata decisione di Mosca del luglio scorso di uscire dall’accordo sul grano peggiora ulteriormente questo scenario. È un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto. Al contrario, sono testimonianza della indivisibilità del destino dell’umanità», ha affermato Mattarella. «Il diritto al cibo e all’acqua – ha aggiunto il capo dello Stato – sono iscritti dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un’idea di “sicurezza umana” che richiede cooperazione. È questa la sfida che ci interpella: dare vita e dignità alle persone, ai popoli, di ogni latitudine».

 

Moltiplicare gli sforzi contro fame nel mondo

«Sono particolarmente grato dell’opportunità che mi viene offerta di intervenire alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione, occasione di stimolo per l’intera Comunità internazionale – e che sollecita in particolare i Paesi più prosperi – a moltiplicare i loro sforzi per porre fine alla fame nel mondo e garantire a milioni di esseri umani un equo accesso al cibo», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia alla Fao per la Giornata mondiale dell’alimentazione. «Come ci ha ricordato poco fa il direttore Qu, il numero di quanti soffrono di malnutrizione è in aumento e ci restituisce l’immagine di un mondo in preoccupante ritardo nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, quadro di riferimento dei traguardi che la Comunità internazionale si è data per rendere sostenibile la vita sul pianeta».

Fame causa di violenze e guerre

«La fame – ha ricordato Mattarella – è causa concorrente o scatenante di violenze e anche di guerre, e contrastarla è una preziosa opera di pace. È un compito difficile e complesso, che richiede consapevolezza da parte dei decisori a cui far seguito con un impegno coordinato di tutti».

Sradicare le cause all’origine della povertà

«Il numero di quanti soffrono di malnutrizione è in aumento – ha ricordato Mattarella – e ci restituisce l’immagine di un mondo in preoccupante ritardo nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, quadro di riferimento dei traguardi che la Comunità internazionale si è data per rendere sostenibile la vita sul pianeta. Raggiungere questa “sostenibilità” oggi vuol dire non solo combattere la fame nel presente, ma impegnarsi per sradicare le cause che ne sono all’origine: penso alla perdurante difficoltà di alcune regioni del mondo di uscire dalla spirale della povertà, ai numerosi conflitti, con il loro bagaglio di crisi umanitarie sempre più protratte nel tempo; all’intensità e frequenza delle catastrofi naturali causate da un cambiamento climatico, che già oggi sta condizionando ogni aspetto della nostra vita, devastando interi territori e mietendo vittime. Ne sono tragica testimonianza le ultime inondazioni di Derna in Libia».

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