Il premier polacco: «Un referendum perché i cittadini possano dire la loro»
La premier Giorgia Meloni è arrivata al Palazzo sull’acqua di Varsavia, per l’incontro con il presidente del Consiglio della Polonia Mateusz Morawiecki. Al termine del bilaterale, in scena in uno dei luoghi simbolo della capitale polacca, i due capi di governo terranno dichiarazioni congiunte alla stampa. Morawiecki ha accolto Meloni con un mazzo di fiori. Nella delegazione italiana fa parte anche il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto.
Al centro dei colloqui il nodo migranti: venerdì scorso a Bruxelles i due non si erano trovati esattamente sulla stessa lunghezza d’onda. «Organizzeremo un referendum perché i polacchi possano dire dire il loro parere sull’immigrazione irregolare, su chi è il padrone: Ue o un paese sovrano»: questa l’apertura del premier Morawiecki nelle dichiarazioni congiunte con la presidente del Consiglio dopo il bilaterale a Varsavia.
«Italia e Polonia hanno profonde relazioni condivise», ha risposto Meloni. «Non ci sono differenze di posizione su guerra in Ucraina, sui migranti non c’è divisione. Abbiamo lo stesso obiettivo, fermare i flussi illegali». Al centro del colloquio al Palazzo della Cancelleria tra l’altro, anche la cooperazione bilaterale (l’interscambio è a 33,6 miliardi di euro nel 2022, +16%), la sicurezza, difesa e i vari temi al centro dell’agenda Ue, su cui il confronto fra Roma e Varsavia è costante. Quindi anche l’allargamento dell’Unione ai Balcani occidentali, la riforma istituzionale dell’Ue (la Polonia non approva il voto a maggioranza qualificata), il sostegno all’Ucraina e le sanzioni a Mosca.
Attorno a mezzogiorno, poi, Meloni e Morawiecki si sono spostati in un grande hotel della città per partecipare alla sessione principale della conferenza dell’Ecr “Il futuro dell’Unione Europea”, organizzato dal gruppo dei Conservatori e riformisti dell’Europarlamento