Per la presidente del Consiglio i «dodici miliardi» in più annunciati da Ursula von der Leyen per la migrazione nell’ambito della revisione di bilancio «sono un buon punto di partenza»
«Per noi le conclusioni sono un’ottima base di partenza: su immigrazione, Tunisia, flessibilità, utilizzo fondi Ue, per le materie economiche, sui primi passi per un fondo sovrano europeo ci sono le posizioni italiane». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando al suo arrivo nella sede del Vertice Ue a Bruxelles. «È una bozza assolutamente soddisfacente» in entrata, ha ribadito in un punto stampa. I lavori del Consiglio inizieranno alle 15, introdotti dal consueto indirizzo di saluto del presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
Meloni: sui tassi sui mutui bisogna fare di più
Nel punto stampa la premier ha di nuovo evidenziato i temi che le stanno più a cuore: I timori per la recessione e le migrazioni. Temi già affrontati nell’l’intervento pronunciato ieri in Parlamento. «Sulla Bce ho detto che cosa penso, sui mutui siamo già intervenuti, è un tema sensibile. Nella nostra legge finanziaria abbiamo immaginato una norma per consentire a tutti di poter convertire il loro mutuo a tasso variabile in mutuo a tasso fisso. Bisogna fare di più, ne sto discutendo col ministro dell’Economia. È una di quelle materie su cui l’impegno del governo deve essere quotidiano» ha detto.
L’attacco alla Bce: no al mero aumento dei tassi
È di ieri nell’informativa in Parlamento in vista del Consiglio europeo l’affondo contro la Bce. «Va bene combattere l’inflazione ma la scelta “semplicistica” di aumentare i tassi rischia che «la cura si riveli più dannosa della malattia». Chiaro il riferimento alla recessione che – come ha ricordato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – «è già arrivata in Germania».
«Necessari più fondi Ue su migranti»
Quanto ai «dodici miliardi» in più annunciati da Ursula von der Leyen per la migrazione nell’ambito della revisione di bilancio «sono un buon punto di partenza. È importante capire che per risolvere questo problema abbiamo bisogno di soldi che non devono essere spesi solo a livello di sicurezza. Abbiamo bisogno di cooperazione» ha aggiunto la premier. «La discussione – ha spiegato nel punto stampa a Bruxelles – è aperta anche per il bilancio dei prossimi anni. Vedremo cosa diranno gli altri Paesi, ma quello dei fondi per la migrazione e la cooperazione con i Paesi terzi è un punto strategico».
In 8 mesi cambiato punto di vista dell’Ue
Meloni ha comunque rivendicato che sul tema delle migrazioni quello che oggi c’è scritto nella bozza di conclusioni del Consiglio europeo era probabilmente impensabile otto mesi fa. «Siamo davvero riusciti a cambiare il punto di vista, anche col contributo di altre nazioni, dall’annosa divisione tra Paesi di primo approdo e Paesi di movimenti secondari a un approccio unico» ha chiosato.