22 Novembre 2024
Giorgia Meloni e Narendra Modi india 1

Giorgia Meloni e Narendra Modi india 1

Sul piano commerciale l’obiettivo è aumentare un interscambio già in eloquente ascesa: nel 2022 ha raggiunto il record di 14,9 miliardi di euro con surplus a favore dell’India di 5,2 miliardi

India e Italia annunciano ufficialmente una nuova cooperazione in materia di difesa. Lo ha detto il premier Narendra Modi dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “È stato un incontro costruttivo: quest’anno India e Italia celebrano il 75esimo anniversario delle loro relazioni bilaterali. Abbiamo deciso di dare un impulso alla partnership e vogliamo lavorare per rafforzare ulteriormente le nostre relazioni economiche. Ci sono tantissime opportunità per gli investimenti in India” si potrà “aumentare la cooperazione nelle rinnovabili, nell’idrogeno, tlc e spazio. Celebriamo l’istituzione di un ponte tra Italia e India,” con un piano di azione per il 75esimo anniversario nelle relazioni diplomatiche. Meloni ha poi paragonato Ganfhi a Giuseppe Mazzini: «”Vi sono al mondo pochi esempi d’un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita”. Così il grande Mahatma Gandhi parlava di Giuseppe Mazzini, uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai nostri popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà» ha detto la premier italiana.
È rilancio la parola chiave per interpretare la missione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Nuova Delhi. Per effetto del caso dei marò e della vicenda giudiziaria che ha visto Agusta Westland accusata di corruzione, i rapporti diplomatici tra Roma e Nuova Delhi erano ai minimi termini. La risalita è iniziata nel 2017, con la visita dell’allora presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Successivamente il viaggio di Giuseppe Conte, ottobre 2018, ha contribuito a ricucire ulteriormente, così come la visita di Modi a Roma, ospite di Mario Draghi nel 2021.

Interscambio in ascesa
Sul piano commerciale l’obiettivo è aumentare un interscambio già in eloquente ascesa: nel 2022 ha raggiunto il record di 14,9 miliardi di euro con surplus a favore dell’India di 5,2 miliardi, “anche per il ruolo crescente quale fonte di materie prime precedentemente importate da Russia e Ucraina (soprattutto metalli)”, osservano fonti della delegazione governativa italiana a Nuova Delhi. Sul piano diplomatico l’obiettivo è rinsaldare, proprio quando cade il 75esimo anniversario, le relazioni con un player globale imprescindibile, quinta economia mondiale e presto Paese più popoloso del mondo. Da qui la dimensione rilevante che il capitolo difesa assume in questa missione, in cui Meloni sarà accompagnata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Delhi anche per il G20 dei capi diplomazia.

Accordo sulla difesa
Nei giorni scorsi la stampa indiana aveva annunciato la visita della premier italiana proprio mettendo in evidenza come le diplomazie fossero al lavoro per siglare o almeno annunciare un accordo sulla difesa: una nuova cornice politica da riempire di contenuti, ovvero accordi specifici. A beneficiare dell’intesa sarebbero le aziende italiane del settore, a partire da Leonardo che, caduto il bando che non le consentiva di operare in India per il caso AgustaWestland, potrebbe vedersi dischiudere importanti opportunità di inclusione nei programmi di aeronautica e di elicotteristica militare e civile. Ma significative occasioni possono aprirsi anche per Fincantieri ed Elettronica. Altro capitolo sensibile è la transizione energetica, su cui nel 2021 è stato avviato un partenariato strategico bilaterale: l’obiettivo indiano è produrre entro il 2030 500 gigawatt da rinnovabili. Si può consolidare il posizionamento di Enel Green Power, Snam e Maire Tecnimont. Peraltro, l’Italia è membro dell’International Solar Alliance (ISA) a guida indiana, impegnata a promuovere lo sviluppo dell’energia solare.A sostegno delle aziende. Le società italiane attive in India sono circa 700, concentrate nei due maggiori poli industriali di New Delhi e Mumbay/Pune. A loro è dedicata la tavola rotonda sul business che domani sarà presieduta da Tajani e dal ministro del Commercio e dell’Industria indiano Shri Piyush Goyal, secondo quanto reso noto dal Governo indiano.

Settori di cooperazione
È in fase negoziale un accordo di mobilità e migrazione, teso a rafforzare i canali di ingresso regolare in Italia e i rimpatri. È stata decisa per ora una dichiarazione congiunta. La collettività indiana in Italia conta 162.000 residenti regolari. Sono inoltre in negoziato un accordo di cooperazione fra forze di polizia e un accordo di assistenza giudiziaria. La cooperazione scientifica e tecnologica costituisce uno degli ambiti con maggior potenziale di crescita, anche in materia di transizione energetica. Il programma esecutivo 2022-2024, sostenuto da una dotazione annua italiana di circa 500.000 euro, prevede progetti legati alla mobilità, di ricerca congiunta e lo sviluppo di reti di eccellenza, su ricerca genomica e biomedica, intelligenza artificiale, robotica, economia circolare e materiali innovativi. L’interesse verrà rafforzato dall’adesione dell’Italia alla Indo-Pacific Oceans Initiative (Ipoi) lanciata da Modi, dove assumeremo, insieme a Singapore, la guida del pilastro scientifico e tecnologico. La cooperazione accademica e culturale è sostenuta da un’intensa cooperazione nella formazione superiore, con oltre 250 accordi universitari. L’India è il quinto Paese per iscritti nel nostro Paese.
Sul fronte diplomatico, il clou della visita di Meloni domani sarà l’inaugurazione, con Modi, dell’ottava edizione del Raisina Dialogue, un importante forum geopolitico regionale: l’occasione davanti a una platea che sarà composta anche da vari ministri degli Esteri del G20 di illustrare la politica estera italiana e il posizionamento nell’Indo-Pacifico. Sullo sfondo resta il destino del coinvolgimento italiano nella Belt and road initiative, nuova via della seta: il programma cinese, a cui l’Italia ha aderito nel 2019, a Nuova Delhi non piace per niente e in passato la stessa Meloni aveva definito la partecipazione di Roma “un grosso errore”.

La giornata
Il programma prevede un incontro ristretto con il premier Modi, un colloquio bilaterale, un punto stampa e una colazione di lavoro. Sono inoltre previsti una cerimonia di benvenuto al Palazzo Presidenziale, una visita a Raj Ghat (Memoriale di Gandhi), un incontro di cortesia con il Presidente della Repubblica dell’India, Droupadi Murmu e l’inaugurazione del Raisina Dialogue.

Venerdì negli Emirati
Meloni si sposterà ad Abu Dhabi la mattina del 3 marzo. Tra gli obiettivi della missione, a quanto si apprende: il rilancio delle relazioni bilaterali fra i due Paesi in una visione di rafforzamento del dialogo con tutta l’area del Golfo; il rafforzamento della collaborazione bilaterale in tutti gli ambiti, con particolare riferimento al settore energetico e ambientale; la cooperazione fra i due Paesi in vista della Presidenza assunta dal Paese dei lavori della Cop 28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 presso l’Expo City, Dubai. E’ prevista una dichiarazione di cooperazione nell’ambito della Cop28 che inquadra l’Italia come partner strategico sui temi ambientali e della lotta al cambiamento climatico. Sono previste, inoltre, firme di intese a livello istituzionale: dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico e dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop 28.

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