16 Settembre 2024
Migranti Famiglia

Migranti Famiglia

«Il governo italiano sta rispettando tutte le convenzioni internazionali», assicura il presidente del Consiglio

«Il governo italiano sta rispettando tutte le convenzioni internazionali e il divieto imposto a queste navi Ong di sostare in acque italiane, oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza dei soggetti fragili, è giustificato e legittimo. A dirlo è la premier Giorgia Meloni parlando nel pomeriggio agli eletti di FdI. «A bordo di queste navi non ci sono naufraghi ma migranti: le persone sono salite a bordo in acque internazionali trasbordando da altre unità navali di collegamento e la nave che li ha presi in carico è attrezzata e equipaggiata per ospitarli e provvedere a tutte le loro esigenze di accoglienza».

«Decisione sbarchi da parte dei medici bizzarra»
«Sui giornali ho letto stamattina titoli surreali, distanti dalla realtà», aggiunge la premier. «Ad esempio non è dipesa dal governo la decisione dell’autorità sanitaria di far sbarcare tutti i migranti presenti sulle navi Ong, dichiarandoli fragili sulla base di possibili rischi di problemi psicologici. Scelta, quella dell’autorità sanitaria, che abbiamo trovato bizzarra». Intanto la Commissione europea chiede lo sbarco immediato, nel più vicino luogo di sicurezza, di tutte le persone soccorse che si trovano attualmente sulla Ocean Viking. A bordo della nave la situazione ha raggiunto un livello critico e deve essere affrontata secondo Bruxelles con urgenza, per evitare una tragedia umanitaria.

Anelli: rispettare operato, non è politica
«La medicina è cosa diversa dalla politica. Bisogna rispettare l’operato dei medici, che hanno agito in scienza e coscienza» replica il presidente degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, commentando le parole della premier che ha definito «bizzarra» la decisione dell’autorità sanitaria di far sbarcare tutti i migranti presenti sulle navi Ong. A Meloni «rispondo dicendo che si rispettino le decisioni che i sanitari hanno preso, perchè la valutazione sullo stato di salute è cosa diversa dalle scelte politiche in tema di migranti».

Piantedosi in Senato mercoledì prossimo
Per un’informativa urgente sulle recenti questioni riguardanti i migranti sulle coste siciliane sarà in Aula al Senato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, mercoledì 16 novembre. I chiarimenti sono stati chiesti dalle opposizioni nel corso della conferenza dei capigruppo che si è tenuta ieri.

Appello sinistra francese a Macron su Ocean Viking
Dopo la prima notte senza migranti a bordo per le due navi di Ong (Humanity 1 e Geo Barents), il focus si è spostato sulla Ocean Viking in navigazione al largo della Sicilia diretta verso la Corsica. Dal portavoce dell’esecutivo francese Oliver Vèran è stato sottolineato che l’Italia deve «svolgere il suo ruolo» e «rispettare gli impegni europei», aggiungendo che «l’attuale atteggiamento del governo italiano è inaccettabile». La sinistra francese ha lanciato un appello al presidente francese Emmanuel Macron affinché dia il proprio via libera all’apertura di un porto francese alla Ocean Viking con oltre 230 migranti a bordo. Esprimendosi a nome della Nupes (Nouvelle Union Populaire Ecologique et Sociale) – la coalizione che riunisce France Insoumise, Partito socialista, Europe-Ecologie-Les Verts e Partito comunista – il deputato Benjamin Lucas ha auspicato «che cessino gli infantilismi drammatici e criminali tra governi europei che si rinviano la palla quando si parla di vite umane».

Ue: Stati membri cooperino per ridistribuire i migranti
Dal canto suo la Commissione Ue ricorda il principio della cooperazione e invita gli Stati membri a lavorare insieme per garantire una risposta comune, con la massima importanza e considerazione per la sacralità della vita umana. «È importante fornire sostegno Paesi che ricevono regolarmente arrivi via mare: sulla base del Meccanismo di solidarietà concordato, è disponibile un numero significativo di posti di ricollocazione per contribuire ad alleviare parte della pressione attraverso il trasferimento in altri Stati membri».

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