21 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Piera Matteucci

Il sisma arriva a 12 giorni dopo quello di 8,2 che causò più di 90 morti. Crolli a Città del Messico e Puebla. Il sindaco della capitale: “Incendi nei palazzi, ci sono persone intrappolate”. Crolla una scuola nella capitale, muoiono 4 maestre e 26 bambini. Salvati altri quattordici. Due ancora sotto le macerie: una bimba di 6 anni contatta i soccorritori via Whatsapp. Ma sarebbero dispersi altri 30 piccoli e 8 adulti. L’Usgs americano: il bilancio potrebbe raggiungere i mille morti

La terra trema ancora in Messico e torna la paura. Appena 12 giorni dopo il sisma di magnitudo 8.2 che a inizio mese ha sconvolto il Paese, causando almeno 98 morti, un nuovo terremoto di magnitudo 7,1 della scala Richter è stato registrato a 12 chilometri a sudest di Axochiapan, nello stato di Morelos, circa 160 chilometri dalla capitale messicana. La scossa è arrivata mentre il paese ricordava l’anniversario del sisma del 1985 a causa del quale morirono almeno seimila persone.
Ed è ormai certo che le vittime sono moltissime. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile, i morti sono almeno 248, dei quali 117 a Città del Messico, 72 nello Stato di Morelos, 43 in quello di Puebla, 12 nello Stato del Messico, tre in quello di Guerrero e un altro in quello di Oaxaca. Numeri destinati a crescere, dati i numerosi crolli. Si tratta in gran parte di persone rimaste uccise sotto le macerie delle proprie abitazioni. L’interruzione di energia elettrica ha lasciato al buio oltre 4 milioni di persone, così come l’erogazione del gas è stata sospesa in molte zone del paese colpite dal sisma per il timore di esplosioni e incendi. Il presidente Pena Nieto ha detto in tv che la corrente elettrica manca in quasi la metà della capitale.
A Città del Messico almeno 40 case o palazzi sono crollati o hanno subito danni di una certa importanza, secondo un primo bollettino diffuso dalle autorità municipali. Il responsabile della Protezione civile della capitale, Fausto Lugo, ha riferito che alcune persone sarebbero rimaste sepolte sotto le macerie degli edifici.
In diverse zone si sono verificate perdite di gas e sono divampati numerosi incendi. Il sindaco della capitale ha detto che alcune persone sono intrappolate negli edifici in fiamme. Il soccorso delle persone rimaste intrappolate dopo i crolli a Città del Messico provocati dal terremoto di ieri è la priorità delle prossime ore, ha spiegato il sindaco Miguel Angel Mancera, dopo aver disposto lo stato d’emergenza della capitale. Nel ricordare che un treno della metropolitana della città è deragliato, senza provocare danni, a causa della violenta scossa, Mancera ha confermato che molte aree della città sono senza energia elettrica. Le zone più colpite sono Benito Juarez, Cuahhtemoc, Coyoacan e Iztapalapa.

L’USGS AMERICANO PREVEDE 1000 MORTI
La United States Geological Survey (Usgs), l’agenzia scientifica del governo Usa per il territorio, ha stimato che potrebbe arrivare a 1.000 morti il bilancio del terremoto magnitudo 7.1 che è tornato a far tremare la terra in Messico, 12 giorni dopo il sisma 8.2 che ha causato 98 morti. L’Usgs ha lanciato un’allerta “arancione” sulle possibili vittime e “rossa” per l’impatto economico che, è stato spiegato, richiederà una significativa risposta a livello nazionale e internazionale.

BAMBINI SOTTO MACERIE DI UNA SCUOLA: 26 UCCISI, SALVATI IN 14
“Per favore, silenzio! Stiamo lavorando per salvare i piccoli!”: il grido dei responsabili della protezione civile messicana mentre, circondati dalla folla, tentano di trarre in salvo bambini rimasti sepolti sotto le macerie di una scuola di Città del Messico. I media locali trasmettono in diretta dall’esterno della scuola Enrique Rebsamen, nella zona di Coyoacan, completamente crollata per il terremoto.
Almeno 26 bambini e 4 maestre sono morti nel crollo provocato dal sisma. Lo rendono noto fonti locali. Altri 14 bimbi sono stati tratti in salvo. Sotto le macerie della ‘Enrique Rebsamen’ ci sono ancora almeno due ragazzini. Una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori. Ma secondo i soccorritori, ci sono ancora dispersi 30 piccoli e otto adulti.
“Ho visto cadere l’edificio, è parecchio alto, c’è molta gente dentro, non capisco perché non arrivino più aiuti”, ha detto alla tv messicana una donna che vive davanti allo stabile crollato che si affaccia sulla strada Amsterdam angolo Laredo del quartiere Condesa.

CROLLI E DANNI
Crollato anche un tratto di autostrada tra la capitale e Acapulco, in prossimità di Cuernavaca. Nello Stato centrale di Puebla si segnala la caduta delle torri della Chiesa di Cholula. Anche nello Stato centrale di Morelos si registrano danni. Il governatore Graco Ramirez ha annunciato l’attivazione di servizi di emergenza. Le autorità hanno deciso di sospendere le lezioni in tutte le scuole e decine di pazienti sono stati evacuati dagli ospedali.
La forte scossa, che è stata registrata alle 13.14 ora locale, ha fatto oscillare i palazzi e migliaia di persone in preda al panico si sono riversate per le strade. Il sisma si è verificato poche ore dopo le celebrazioni per ricordare il terribile terremoto del 1985, che fece oltre diecimila vittime. E proprio per il 32mo anniversario della tragedia, nella capitale erano state organizzate alcune esercitazioni antisismiche con evacuazioni di massa.

CONVOCATO COMITATO NAZIONALE DI EMERGENZA
Il presidente messicano Enrique Pena Nieto, che si trovava in visita nello Stato di Oaxaca per vistare le zone colpite dal precente sisma, ed è rientrato subito nella capitale, ha convocato una seduta immediata del Comitato nazionale di emergenza.

STOP AI VOLI
l traffico aereo verso l’aeroporto internazionale di Città del Messico, distante 123 chilometri dall’epicentro, è stato bloccato dopo il sisma e lo scalo Benito Juarez è stato chiuso per verifiche alle piste, alla torre di controllo e alle altre strutture. Quello della capitale messicana è il secondo scalo, per volume di passeggeri – circa 40 milioni l’anno – dell’America Latina dopo l’aeroporto di San Paolo del Brasile. Sospesi anche i trasporti pubblici a Città del Messico.
La scossa giunge dopo lo sciame sismico innescato dal devastante terremoto di inizio mese, anche se esperti locali non confermano che tra i due sismi ci sia un collegamento.
Il sisma di oggi è stato avvertito chiaramente non solo a Città del Messico ma anche, tra l’altro, a Oaxaca, uno dei tre stati – insieme a Chiapas e a Tabasco – più colpiti dalla scossa di qualche giorno fa, a Morelia, a Colima e a Guadalajara, città a centinaia di chilometri di distanza tra loro.

IL TWEET DI TRUMP
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso su Twitter la sua solidarietà alle persone colpite dal sisma. “Dio benedica il popolo di Città del Messico. Siamo con voi e saremo accanto a voi”.

DANNEGGIATO STADIO AZTECA E CITTA’ STORICA CUERNAVACA
Anche lo stadio Azteca, tempio del calcio messicano, ha subito danni: il quotidiano sportivo Estadio ha pubblicato la foto di lesioni alle trabeazioni metalliche che cingono la sommità dell’anello dell’impianto sportivo. Ingenti danni anche alla città storica di Cuernavaca, capitale dello Stato di Morelos, a sud di Città del Messico. Secondo la rete tv Excelsior, tra i monumenti danneggiati, il palazzo delle Cortes, la cattedrale, il palazzo del Governo. Danni anche all’autostrada che collega Cuernavaca a Città del Messico.

GRUPPO INTRAPPOLATO IN UN’OFFICINA
Diverse persone sono rimaste intrappolate in un’officina auto nel quartiere Presidente Ejidales, a Città del Messico. Lo raccontano all’Ansa alcuni testimoni. “Volontari stanno cercando di soccorrere le persone intrappolate dentro lo stabile di due piani: il primo è crollato sul secondo”, hanno precisato, sottolineando che nella zona c’è caos anche a causa delle fughe di gas, per cui la polizia chiede ai residenti di allontanarsi. “Questo è un terremoto che in città si è sentito persino più forte di quello del 1985”.

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