22 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

di Alessandro Ziniti

La scorsa notte 84 persone prese a bordo da un veliero tedesco e poi trasferite sulla nave di Sos Mediterranee e Msf. La ministra Lamorgese ieri sera aveva negato l’approdo alla ong Sea-Eye. La Ocean Viking rifiuta Tripoli e chiede un porto anche all’Italia

Mentre Nicola Zingaretti intima di far sbarcare i migranti soccorsi dalla Ocean Viking finisce finalmente l’odissea dei migranti della Alan Kurdi. Gli ultimi cinque verranno fatti sbarcare a Malta e di qui trasferiti in altri paesi dell’Unione Europea. A renderlo noto è stato il governo maltese: “Due paesi Ue prenderanno i migranti che si trovano a bordo. Dopo colloqui con la Commissione Europea, Malta ha deciso di partecipare ad una soluzione europea che sbloccasse l’impasse offrendo la possibilità dello sbarco”.
I migranti raggiungeranno la costa a bordo di una nave della marina maltese. Malta ha reso noto di aver dato il proprio assenso dopo che la Sea-Eye ha acconsentito a lasciar cadere l’azione legale contro il governo della Valletta intentato presso una corte maltese.
Ieri sera il Viminale  aveva negato il porto alla nave della Ong tedesca. La decisione è stata commentata da Matteo Orfini, del Partito democratico: “Il primo atto del nuovo governo è chiudere i porti alla Alan Kurdi che è ancora in mare con solo 5 naufraghi a bordo. Così non va bene, per niente. Cacciare Salvini e tenersi le sue politiche non mi pare geniale. Chiedo al governo di correggere subito questo errore”, ha detto l’esponente della direzione nazionale del Pd.

Ocean Viking aspetta porto sicuro
Ora sulla nave di Sos Mediterranée e Msf sono 84 e aspettano un porto sicuro. La Libia ha offerto Tripoli ma ovviamente è stato rifiutato e dal ponte di comando è stata reiterata la richiesta di porto sicuro a Italia e Malta.
In condizioni meteo difficili la nave che domenica pomeriggio aveva salvato 50 persone, ha preso a bordo altri 34 migranti che erano stati soccorsi da un veliero tedesco di 14 metri, lo Josefa, nei pressi di una piattaforma petrolifera a 65 miglia dalle coste libiche. I migranti erano su un gommone alla deriva. La barca a vela ha dichiarato lo stato di emergenza e la Ocean Viking si è offerta di trasbordare le persone: sono 27 uomini, 6 donne di cui una incinta e un bimbo di un anno.
La Josefa è un veliero di una piccola ong tedesca, la Resqship, che di solito si limita a fare monitoraggio nella Sar. La barca prende il nome dalla donna salvata nel giugno 2018 dopo essere rimasta alla deriva su una zattera con tre altri migranti morti. La sua foto, lo sguardo vitreo per il terrore, è diventata un emblema del dramma dei migranti.
La nave di Sos Mediterranee e Msf ha già chiesto l’assegnazione di un porto sicuro, ma fino ad ora non ha avuto alcuna risposta né dalla sala operativa di Tripoli, competente nella zona in cui è avvenuto il soccorso, né da Italia e Malta.

Zingaretti: “Deve entrare senza se e senza ma”
“Quella nave per me deve entrare, senza se e senza ma”. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti a DiMartedì su La7.

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