La Lega boccia la “via diplomatica” di Meloni. Il vicesegretario Crippa: “Non ha funzionato, l’Europa non ci aiuta”. E il leader del Carroccio attacca la Germania: “Paga le ong per farle approdare in Italia”.
Matteo Salvini alza i toni sulla gestione migranti: attacca la Germania accusandola di “pagare le ong per farli sbarcare in Italia”. E non esclude l’impiego della marina militare per fermare i flussi nel Mediterraneo. L’intervento del leader leghista arriva al termine di una giornata nella quale il vicesegretario della Lega Andrea Crippa aveva già affondato la “linea diplomatica” tenuta dai migranti da Giorgia Meloni: “Non ha funzionato”. E invita a un “atteggiamento più deciso”, considerato che “l’Europa non ci aiuta”.
“A occhio no”. Con queste parole Crippa aveva risposto alla domanda di Affaritaliani.it se la strategia finora adottata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ovvero la via della diplomazia con i viaggi in Tunisia insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, abbia funzionato per fermare l’immigrazione clandestina. Crippa afferma: “Bisogna tornare a fare ciò che faceva Salvini quando era ministro dell’Interno. Lui ha dimostrato che i problemi si possono risolvere con atteggiamenti più rigidi. Non parlo solo del ripristino dei decreti Salvini del 2018 ma anche di un atteggiamento che deve essere più deciso”.
La premier è stata troppo morbida? “Meloni ci ha provato, giustamente, con la via diplomatica a risolvere il problema. Ma l’Europa non ci sta aiutando per niente, anzi gli altri Paesi stanno chiudendo le frontiere e noi dobbiamo ospitare tutti i clandestini. La via diplomatica non ha portato a niente. Ieri sono arrivati 121 barchini e 6.000 migranti, il governo della Tunisia, è evidente, ha dichiarato guerra all’Italia”, prosegue Crippa.
E gli attggimenti più rigidi li ripropone proprio Salvini. A Stasera Italia, il programma di Rete 4 condotto da Nicola Porro, il ministro delle Infrastrutture coglie l’assist offerto dal suo vice. “Le organizzazioni criminali in Italia e dall’altra parte del Mediterraneo sono coordinate. La sensazione – è più che una sensazione – è che Paesi stranieri, anche Paesi europei, stiano finanziando delle associazioni che contribuiscono a questo flusso migratorio. Penso ad alcuni governi che stanziano milioni di euro per le missioni navali di alcune Ong. Io sono a processo per una nave spagnola che era finanziata dal Comune di Barcellona per portare immigrati in Italia”, riferisce il ministro, ricordando il processo Open Arms che lo vede coinvolto con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
“Ci sono tanti modi per bloccare, ridurre un flusso: a mali estremi, estremi rimedi”, puntualizza Salvini, per poi avanzare ipotesi militari. “Io penso che non si debba escludere nessun tipo di intervento. Ho stima in Crosetto, ho fiducia in Tajani e Piantedosi, stiamo facendo un lavoro di squadra. Non escludo, ripeto, ogni genere di intervento. Non possiamo assistere a scene atroci di questo genere. Occorre in ogni Regione un centro per le espulsioni”.