19 Settembre 2024
Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea precisa l’obiettivo: «Reinsediare 50 mila persone». E aggiunge: «Dobbiamo prevenire le partenze irregolari e salvare vite in mare»

Forniremo almeno mezzo miliardo di euro di finanziamenti per il reinsediamento e per i corridoi umanitari fino al 2025, offrendo sostegno per il reinsediamento di circa 50.000 persone». Lo precisa in una lettera la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella sua risposta alla lettera inviata dalla premier Giorgia Meloni sulla questione migranti.
Nella lettera von der Leyen precisa obiettivi chiari. «Continueremo a dare la priorità a vie sicure e legali dalla Libia e dal Niger rafforzando il meccanismo di transito di emergenza e offrendo opportunità di rimpatrio volontario assistito per chi necessita di protezione nell’ambito del nostro più ampio impegno con la task force Ue-Unione africana-Onu. Inoltre, per sostenere i modelli emergenti basati sull’esperienza dei corridoi umanitari, a gennaio la Commissione ha lanciato un bando di finanziamento mirato nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione per il patrocinio della comunità»
L’invito è a coordinare le forze. «Dobbiamo coordinare le nostre azioni con i partner principali per prevenire le partenze irregolari e salvare vite in mare. A tal fine, la Commissione sta lavorando a stretto contatto con gli Stati membri per intensificare la cooperazione con i principali partner in Nord Africa. L’Ue e l’Italia collaborano da molti anni per rafforzare la gestione delle frontiere e le capacità di ricerca e salvataggio. La nostra azione congiunta ha rafforzato le capacità di protezione internazionale e di gestione della migrazione in Nord Africa e oltre, lungo le principali rotte migratorie».
E ancora: «Forniremo ulteriore sostegno alle capacità di gestione delle frontiere marittime e di ricerca e soccorso della Libia e intensificheremo le azioni complementari per rafforzare il controllo delle frontiere terrestri con l’Egitto», ha precisato la presidente della Commissione Ue.

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