20 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Emily Capozucca


La ricerca di Ubs: miliardari più ricchi con la pandemia
Il patrimonio delle persone più ricche al mondo è aumentato di oltre un quarto durante la pandemia, proprio mentre milioni di persone perdevano il lavoro o lottavano per tirare avanti. Lo rivela il rapporto annuale della banca svizzera Ubs. Grazie soprattutto alla capacità di sfruttare le turbolenze dei mercati, le ricchezze complessive dei «già miliardari» sono salite a 10.200 miliardi di dollari, (circa 8.677 miliardi di euro), con un aumento del 27,5% tra aprile e luglio 2020, al culmine dell’emergenza coronavirus. La pandemia ha portato più miliardari (2.189 contro i 2.158 del 2017) e più ricchi: a fine 2017 il loro patrimonio globale era di 8.900 miliardi di dollari (circa 7.572 miliardi di euro). «Hanno fatto buoni affari durante la crisi causata dal Covid-19 – ha commentato il capo del dipartimento Ubs di wealth management, Josef Stadler – perché non solo hanno cavalcato la tempesta al ribasso, ma hanno anche guadagnato con il rimbalzo dei mercati azionari. Il loro segreto, una maggiore propensione al rischio che li ha portati ad acquistare azioni mentre i mercati mondiali affondavano e a rivenderle al rialzo compensando rapidamente le perdite.

In Italia crescono i miliardari: ora sono 40
Il numero dei miliardari italiani a fine luglio, torna a salire a quota 40 rispetto ai 36 dello scorso anno ma sono in numero inferiore rispetto ai 43 del 2015. Nove sono i nuovi ingressi da dicembre 2018, di cui il 67% uomini e il 33% donne con età superiore ai 50 anni mentre un nuovo ingresso riguarda un poco più che quarantenne. Questi sono alcuni dei dati dell’annuale studio (giunto al suo settimo anno) Billionaires Insights, dal titolo “Riding the storm” di UBS e PwC pubblicato mercoledì 7 ottobre.
In Italia a fine luglio 2020 i miliardari “self made” rappresentavano il 49% del totale dei miliardari italiani e il totale della ricchezza in Italia è diminuito del 12% nel 2019, a 125,6 miliardi di dollari mentre è tornata ad aumentare del 31%, a 165,0 miliardi di dollari tra aprile e luglio 2020. Secondo il report inoltre, tra il 2019 e il 2020, le imprese italiane miliardarie si concentrano principalmente nei settori Consumer&Retail, Industrial e Financial Services.

I nomi dei più ricchi e dei miliardari italiani
La ricerca di Ubs e Pwc non entra – purtroppo – nel dettaglio dei nomi dei Paperoni del mondo.
Nei mesi scorsi, però, la rivista americana Forbes (la «Bibbia» dei miliardari) aveva pubblicato una lista aggiornata dei personaggi più ricchi del mondo, con nomi e cognomi. Il primi della classe sono universalmente noti: Jeff Bezos (Amazon) è considerato l’uomo più ricco del mondo, seguito a qualche manciata di miliardi dal fondatore di Microsoft Bill Gates (da anni il «re» dei filantropi con la Foundation cui ha dato vita con la moglie Melinda), dal finanziere Warren Buffet, il «guru di Omaha», e dal re del lusso Bernard Arnault. Kylie Jenner, la più «smart» della dinastia Kardashian, è la più giovane miliardaria.
E in Italia? Come detto il numero dei miliardari italiani è cresciuto ancora: nel 2009 erano 12, un anno fa erano 36. Oggi sono 40. Quello messo meglio in classifica è Giovanni Ferrero (54 anni), a capo dell’impero della Nutella; il più noto è senza dubbio Silvio Berlusconi. Poi, a scorrere la lista dei cognomi saltano fuori Leonardo Del Vecchio (Luxottica), Giorgio Armani, De Longhi, Prada, Caltagirone, Benetton, Bulgari e Della Valle. Ma ci sono anche i fratelli della Campari, Luca Garavoglia (51 anni) e la sorella Alessandra.
Tra i meno noti Stefano Pessina (77 anni, cittadino monegasco e amministratore delegato della Walgreens Boots Alliance, multinazionale americana della salute e del benessere), Massimiliana Landini Aleotti che è anche la donna più ricca d’Italia e guida, insieme ai figli, la società farmaceutica Menarini, e Augusto e Giorgio Perfetti che controllano la multinazionale delle caramelle e dolciumi Perfetti Van Melle (tra i molti prodotti anche le Mentos) e che da anni vivono in Svizzera. Tra i miliardari più giovani ci sono le eredi di Gilberto Benetton, Barbara (51 anni) e Sabrina (47).

La ricerca Ubs e Pwc
La ricerca, che riguarda informazioni dettagliate sui miliardari di tutto il mondo, è basata su un’ampia rete di clienti e dati sia della società svizzera di servizi finanziari Ubs sia del network internazionale Pwc . È realizzata con oltre 60 interviste face to face con i miliardari e che include per la prima volta (a causa degli effetti che il Covid-19 ha avuto sull’economia globale) l’analisi di cinque mesi aggiuntivi, fino quindi al 31 luglio 2020.
«Riding the storm» mostra come le aziende più innovative soprattutto attive nei settori della tecnologia, della sanità e l’industria, stiano contribuendo a rimodellare l’economia a ritmo sempre crescente e con dei rendimenti sempre più alti e di come una piccola percentuale di miliardari si stiano approcciando alla filantropia in modo innovativo estendendo alcuni valori nella gestione all’interno delle proprie aziende riguardo le questioni climatiche e sociali.

La ricchezza raggiunge nuove vette
A fine luglio 2020 la ricchezza totale posseduta dai miliardari nel mondo è stata di 10,2 trilioni di dollari. Questo livello supera il precedente picco di 8,9 trilioni di dollari, raggiunto alla fine del 2017. Ora ci sono 2.189 miliardari, erano 2.158 nel 2017.

La ricchezza si polarizza
La ricchezza si sta polarizzando man mano che gli i big della tecnologia si mettono a capo dell’attuale rivoluzione economica. Tra il 2018 e il 2019 e i primi sette mesi del 2020, gli imprenditori in ambito tecnologico, sanitario e industriale hanno fatto un balzo in avanti, spinti anche dall’emergenza COVID-19.

Innovatori in aumento
Scienziati, programmatori e ingegneri stanno rivoluzionando l’industria a un ritmo mai visto prima. La loro attività si sta sempre più diffondendo in tutti i settori, a partire dalla tecnologia alla sanità fino a coinvolgere altre sfere. Le tecnologie stanno guidando il cambiamento e grazie alla loro applicazione. E i profitti delle aziende hitech sfondano sempre più frequentemente la soglia dei miliardi di dollari.

Filantropia e sostenibilità
Un piccolo gruppo di miliardari stanno cercando di avere un impatto positivo su tutte le attività della propria azienda con azioni filantropiche, sociali e e di sostenibilità, impegnandosi con investimenti, invece di guardare esclusivamente a fondazioni di beneficenza. Ad esempio, delle prime dieci società controllate da miliardari classificate in base alle prestazioni di sostenibilità, nove hanno fatto donazioni per contrastare il COVID-19 e sette investono anche in tecnologia pulita.

Donazioni da record
Per affrontare la pandemia, i miliardari hanno donato moltissimo in pochi mesi. Circa 209 miliardari lo hanno fatto pubblicamente donando un totale di 7,2 miliardi di dollari, sia in donazioni finanziarie, manufatturiero, dispositivi di sicurezza e altro.

I ricostruttori
Quando la tempesta passa, la nuova generazione di innovatori miliardari sembra essere destinata a svolgere un ruolo fondamentale nella ricostruzione. Usando il repertorio crescente di emergenti tecnologie, gli innovatori di domani digitalizzeranno, aggiorneranno e rivoluzioneranno l’economia. Non si sa se sarà intenzionale o meno ma è un potenziale che potrà contribuire a migliorare le difficoltà finanziarie, sociali e ambientali.

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