23 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Martina Nasso

Un’auto su quattro ad alimentazione alternativa vendute lo scorso anno nell’area Ue/Efta è stata immatricolata nel nostro Paese: una crescita del 24% rispetto al 2016

“Andavo a tutto gas per trovar la bimba mia”, potrebbe suonare così la versione moderna della famosa canzone di Gianni Morandi. Secondo il rapporto dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia), l’Italia ha conquistato, anche nel 2017, il titolo di Paese più virtuoso in Europa per la vendita di vetture ‘eco-friendly’. Il primato è dovuto alla forte domanda di vetture alimentate a gas, mentre la crescita delle auto elettriche o ibride procede a rilento anche a causa della mancanza di incentivi nel nostro Paese.
In sostanza, nel 2017 i primi 5 mercati ad alimentazione alternativa dell’Ue/Efta sono stati:

  • Italia (24,1%)
  • Gran Bretagna (12,6%)
  • Germania (12,4%)
  • Francia (11,4%)
  • Norvegia (8,7%)

con la Germania che nel 2017 ha superato la Francia. Un’auto su quattro delle 953.355 ad alimentazione alternativa vendute lo scorso anno nell’area Ue/Efta, infatti, è stata immatricolata nel nostro Paese, per un totale di 230.010 unità, in crescita del 24% rispetto al 2016. Sul mercato europeo ad alimentazione alternativa, però, sono le auto ibride a detenere la quota maggiore (48%), in Italia è il gas (metano e gpl) a farla da padrone.

Tutto il gas in Italia
Secondo il rapporto diffuso dall’Anfia, il mercato delle auto a gas incide, sul totale europeo ad alimentazione alternativa, per il 21,6%, ovvero 205.667 unità. Di queste, però, l’Italia ne ha vendute lo scorso anno 161.785 unità, ovvero il 78,7% di quelle vendute in Europa ed il 70,3% del totale delle vetture ad alimentazione alternativa vendute in Italia.

Contro corrente
Molto più contenuta invece è la diffusione nel nostro Paese di auto elettriche. Su un totale di 287.270 veicoli elettrici venduti nel 2017 nei Paesi Ue/Efta (+38,7% sul 2016 e una quota del 30,1% del mercato totale delle auto ad alimentazione alternativa), in Italia le immatricolazioni delle elettriche, pur essendo quasi raddoppiate rispetto al 2016, sono state 4.827, ovvero lo 0,2% del mercato auto totale nel nostro Paese e il 2,1% delle immatricolazioni di vetture ‘eco-friendly’.
Molto diversa la situazione delle auto elettriche vendute in Germania (54.617 unità), Regno Unito (47.298) e Francia (36.835), per non parlare della Norvegia che, con 62.313, detiene il primato in Europa. In sostanza, nei Paesi Ue/Efta, un’auto ogni 54 immatricolate è elettrica mentre nel 2016 la proporzione era di 1/72. Il rapporto è di una ogni 65 nei Paesi Ue15 e di una ogni 7 nell’Efta, con il record in Norvegia di 1 ogni 2,5.
Nell’Ue15 ad avere il rapporto più favorevole sono Svezia, con un’auto elettrica ogni 19, Belgio e Paesi Bassi, con 1 ogni 38, e Finlandia , 1 ogni 39. In fondo alla classifica si trovano: Italia, con 1 ogni 408, e Grecia, con 1 ogni 443.

La via di mezzo
Migliore la situazione per le vetture ibride. In Italia nel 2017, su un totale di 460.418 vendute in Europa ne sono state vendute 63.398. Una cifra quasi doppia rispetto al 2016 e con un’incidenza del 3,2% rispetto al mercato totale italiano, mentre rispetto a tutte le immatricolazioni ‘eco-friendly’ la quota registrata dalle vetture ibride è del 27,6%.

Nessun incentivo
Attualmente non ci sono incentivi statali per chi acquista auto elettriche, ibride, a gas, a gpl, perché le risorse messe a disposizione del governo con il decreto Sviluppo, sono terminate prima del 2015. Gli unici incentivi riguardano i proprietari di auto Euro3 ed Euro4 che intendono trasformare le auto a benzina o a diesel in vetture a gpl o metano. Infine, possono esserci agevolazioni previste dal produttore e incentivi legati al pagamento del bollo auto. Ad esempio l’esenzione per i primi cinque anni dall’immatricolazione per le auto elettriche e riduzioni, diverse per ogni Regione, per le ibride e le vetture alimentate a metano o gpl.

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