20 Settembre 2024

Fonte: La Stampa

Conte: «Ho chiamato il premier maltese, registrando l’ennesimo caso di indisponibilità ad intervenire. L’Italia invia due motovedette con medici a bordo». Il premier Muscat: «L’Italia viola le leggi internazionali»

Scontro aperto fra Italia e Malta sui migranti: il Viminale non autorizzerà l’attracco in un porto italiano della nave Aquarius, con a bordo 629 migranti salvati la notte scorsa, le stesse persone che il governo de La Valletta si è detto «non competente» ad accogliere. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si è riunito a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, l’altro vice premier Luigi Di Maio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. «L’Italia – dice Conte – si ritrova ad affrontare in totale solitudine l’emergenza immigrazione. Ho posto il problema a tutti i partner europei nel corso del G7. Il regolamento di Dublino va radicalmente cambiato. Questa sera ho contattato il premier maltese Joseph Muscat, gli ho chiesto che si faccia carico almeno del soccorso delle persone in difficoltà sull’Aquarius. Muscat non ha assicurato alcun intervento, neppure in chiave umanitaria. Si conferma l’ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell’Europa, a intervenire. Abbiamo comunque disposto l’invio di due motovedette con a bordo medici pronti a intervenire per garantire la salute dei passeggeri dell’Aquarius che dovessero averne bisogno».

Le accuse di Malta all’Italia
Il premier maltese Muscat scrive su Twitter: «Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull’Acquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolose per tutti coloro che sono coinvolti». Muscat ha ricordato di aver parlato al telefono con il premier italiano Giuseppe Conte per discutere della questione dell’Acquarius, ed ha ribadito che «Malta è pienamente conforme alle regole internazionali e non accoglierà la nave nei suoi porti. Continueremo, ove possibile, a procedere ad evacuazioni per ragioni sanitarie».

La presa di posizione di Salvini
Nel pomeriggio Salvini aveva scritto una lettera urgente chiedendo alle autorità maltesi di autorizzare lo sbarco dei profughi, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte, essendo quello il «porto più sicuro». Poche ore dopo la risposta: «Il salvataggio è avvenuto nell’area di ricerca e soccorso libica ed è stato coordinato dal centro di coordinamento di soccorso a Roma. Malta non è né l’autorità coordinatrice né è competente per questo caso». La decisione del ministero dell’Interno è ora quella di trattenere ora l’Aquarius in mare, in attesa di capire ufficialmente perché La Valletta non abbia voluto accogliere la nave, contemporaneamente chiede al comandante se abbia ricevuto la disponibilità da Malta di sbarcare i naufraghi: «Finché non avremo riscontro formale a queste nostre legittime richieste e al fine di garantire un più celere e sicuro approdo nel porto attualmente più vicino, non potremo autorizzare l’ingresso in acque italiane di Aquarius». «La nave Aquarius doveva arrivare a Messina. Le persone non sono merci, il diritto alla vita è fondamentale – accusa il sindaco della città siciliana Renato Accorinti- L’esordio del ministro Matteo Salvini nella gestione dell’accoglienza ai migranti ci lascia esterrefatti, sia nella dimensione umanitaria negata, che nella conoscenza delle leggi del mare»

“L’isola non può continuare a voltarsi dall’altra parte”
«La nostra Capitaneria di Porto ha scritto reiteratamente all’autorità de La Valletta affinché, per la prima volta dopo molto tempo, Malta fosse messa di fronte alle sue responsabilità. Ed è nostra intenzione che risponda ufficialmente alla nostra richiesta di apertura dei suoi porti per il salvataggio delle centinaia di naufraghi presenti sulla nave Ong Aquarius» spiegano in una nota congiunta il ministro dell’Interno Matteo Salvini e quello delle Infrastrutture Danilo Toninelli. «L’isola – continuano i due ministri – non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati. Il Mediterraneo è il mare di tutti i Paesi che vi si affacciano e non si può immaginare che l’Italia continui ad affrontare questo fenomeno gigantesco in solitudine. Ecco perché chiediamo al governo di La Valletta di accogliere la Aquarius per un primo soccorso ai migranti a bordo. Noi continueremo a salvare vite umane, altri restano nel torto».

“Non sarà un’estate di sbarchi”
La decisione di chiudere i porti italiani alle navi delle ong, in mancanza di collaborazione da parte di Malta sarebbe senza precedenti, il primo chiaro segnale della gestione dell’emergenza immigrazione della Lega al Governo: «Se qualcuno pensa che si ripeterà un’estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi senza muovere un dito, non è quello che farò come ministro. Non starò a guardare» aveva detto ieri il vicepresidente del Consiglio Salvini, durante una diretta Facebook. Venerdì aveva tuonato proprio contro le autorità maltesi che avevano impedito l’ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo: l’unità, di una Ong olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta – ha riferito alla polizia italiana il comandante dell’unità – ha solo proposto assistenza in mare, senza autorizzare l’ingresso in porto. Era così intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, è stata fatta approdare a Pozzallo, dove è arrivata sabato mattina.

Sami (Unhcr), salvarli resti priorità. Pd: Conte smentisca
«Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo» chiede Carlotta Sami, portavoce dell’Unchr per i rifugiati per il sud Europa. «Il Governo italiano ha il dovere di evitare catastrofi umanitarie, non di provocarle- dice il Senatore Pd Francesco Verducci, membro della Commisione Migrazione del Consiglio d’Europa – Conte intervenga sconfessi Salvini». «Uno spot elettorale spietato» per Giuseppe Civati, fondatore di Possibile. «Salvini chiude i porti. Poi chiuderà le strade. Poi ci chiuderà in casa» scrive su twitter la deputata di Leu, Laura Boldrini. Plaudono alle dichiarazioni di Salvini Giorgio Silli, responsabile immigrazione di Forza Italia che su Facebook commenta: «Questa la strada da percorrere: cari 5stelle, se non siete d’accordo, c’è la sinistra con cui andare a braccetto», e Alemanno, segretario MNS che parla di «un gesto di coraggio».

1000 migranti in 48 ore
Sono stati due giorni di sbarchi e soccorsi nel Mediterraneo per far fronte alla partenza di oltre 1000 libici verso le coste europee. Nei porti di Reggio Calabria e di Pozzallo ieri sono state tre le navi approdate con a bordo circa 500 profughi. «Una notte estremamente intensa nel Mediterraneo centrale, con sei diverse operazioni di salvataggio» ha scritto stamane in un tweet Medici senza frontiere. Che ha aggiunto: «Il soccorso di due gommoni è diventato critico quando uno dei due si è distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua. Da queste due imbarcazioni abbiamo soccorso 229 persone». Coinvolte nei soccorsi della notte anche tre navi mercantili (Vos Thalassa, Everest e Jolly Vanadio) oltre la Aquarius e tre motovedette classe 300 della Guardia Costiera italiana di base a Lampedusa. Ieri mattina era giunta a Reggio la Sea Watch 3, la prima a sbarcare con il nuovo governo e con a bordo 232 migranti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *