19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Elena Dusi

Il premio assegnato per lo studio dei meccanismi dei ritmi circadiani. I risultati dei tre vincitori erano stati accolti all’inizio con molto scetticismo. Oggi per loro arriva la rivincita

I ricercatori americani Jeffrey Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young hanno vinto il Nobel per la medicina 2017 per lo studio dei meccanismi che controllano i ritmi circadiani. I tre ricercatori americani hanno dimostrato, a partire dagli anni 80, come funziona il nostro orologio interno che regola i ritmi del sonno, il comportamento alimentare, il metabolismo, la temperatura corporea, il rilascio degli ormoni e la pressione sanguigna. L’aspetto che più ha colpito gli scienziati è che le regole di base dei ritmi circadiani sono comuni a piante e animali, dai più semplici ai più evoluti.
“La vita sulla Terra – si legge nell’annuncio – si è adattata alla rotazione del pianeta. Da molti anni sappiamo che gli esseri viventi, inclusi gli uomini, hanno sviluppato un orologio interno che li aiuta ad armonizzarsi con il ritmo regolare del giorno e della notte. Ma come funziona esattamente il meccanismo? Hall, Rosbash e Young sono riusciti a guardare all’interno di questo orologio e scoprire il suo funzionamento. Le loro scoperte spiegano come le piante, gli animali e gli uomini riescano a modellare il loro ritmo vitale per sincronizzarlo con la rotazione della Terra”.

La famiglia di Rosbash aveva fuggito la Germania nazista nel 1938. Lui si era iscritto al Caltech per studiare matematica, poi un corso di biologia gli aveva spalancato gli occhi sul mondo del Dna, proprio all’indomani della scoperta della doppia elica, nel 1953. “Erano gli anni in cui si stava scoprendo la natura del codice genetico” ricorda spesso lui, che si dichiara ottimo amico, oltre che collega di Hall. Insieme condividono le passioni per basket, alcol e tabacco. “Tutto l’ambiente della biologia molecolare – ricorda a proposito dei suoi anni di università – era pieno di un entusiasmo contagioso”. Oggi il suo sogno è riuscire a spiegare a cosa serve il sonno negli esseri viventi. “Con Hall – aggiunge – ci scambiavamo le idee sulla genetica del ritmo circadiano nella doccia dopo le partite di basket”. Michael Young racconta dell’appoggio ricevuto dai suoi genitori, che fin da piccolo gli hanno regalato telescopi, microscopi e un kit da piccolo chimico con cui distrusse il pavimento di casa. “Poi, quando avevo 12 o 13 anni – racconta – ricevetti un libro su Darwin e l’evoluzione”. Fu una scintilla: “C’era una descrizione degli orologi biologici che controllano i movimenti dei fiori e guidano gli spostamenti di insetti e uccelli”.
Il primo ad accorgersi dell’esistenza dei ritmi circadiani nelle piante fu un astronomo nel 18esimo secolo. Jacques d’Ortous de Mairan si era accorto che le foglie di mimosa si spalancavano di giorno e si richiudevano la notte. Questo accadeva anche quando le piante sono tenute sempre al buio. Segno che non è la luce diretta, ma qualche meccanismo interno alle cellule a regolare questo comportamento. Negli anni 70 ci si accorse che i moscerini della frutta – un insetto molto usato nei laboratori per studiare i meccanismi biologici di base – avevano un gene chiamato “period” capace di dare il ritmo all’orologio interno. I tre vincitori del Nobel hanno dimostrato che questo gene sovrintende alla produzione di una proteina (chiamata Per) che si accumula nelle cellule durante la notte e viene gradualmente degradata di giorno.
“Mi stai prendendo in giro” è stata la risposta di Rosbash al segretario del Comitato Nobel Thomas Perlmann, che lo ha informato via telefono. L’annuncio del premio è stato dato dall’Assemblea dei Nobel dell’Istituto Karolinska di Stoccolma. Quest’anno il premio ammonta a 9 milioni di corone svedesi, pari a circa 940mila euro, da dividersi fra tutti i vincitori (al massimo tre per ogni premio).

Negli ultimi cinque anni il premio si è ridotto di circa 2 milioni di corone, ufficialmente per adeguarsi al basso tasso di inflazione e per evitare di intaccare il capitale della Fondazione intitolata ad Alfred Nobel, lo svedese che ha inventato la dinamite.Il premio per la medicina viene assegnato dal 1901 da sei esperti del settore del Karolinska.  Martedì verrà annunciato il Nobel per la fisica, mercoledì quello per la chimica, giovedì toccherà alla letteratura, venerdì alla pace e lunedì 9 ottobre all’economia. Finora, dal 1901 al 2016, i premi sono stati assegnati a 911 persone, un terzo delle quali statunitensi.

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