19 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Antonio Polito

Appello a deputati e senatori: non cambiate schieramento. E ai partiti che hanno proposto di violare il divieto di ogni vincolo di mandato: lasciate perdere

Ieri tutti i parlamentari hanno scelto i gruppi cui aderire. C’è da sperare che ci abbiano pensato bene, e che considerino la loro iscrizione non come un atto burocratico ma come un impegno anche morale. Presto infatti la loro lealtà potrebbe essere messa a dura prova dalle tentazioni della politica, soprattutto in un Parlamento nel quale maggioranza e minoranza non sono precostituite e che appare destinato a una certa fluidità.
Il primo appello a deputati e senatori della XVIII legislatura dunque è: non cambiate casacca. Non fatelo con la spregiudicatezza e il cinismo dei vostri predecessori nel Parlamento precedente. Essi hanno inferto con il loro comportamento un colpo tra i più duri alla credibilità della democrazia rappresentativa, rendendo un grande favore alle forze dell’antiparlamentarismo. Che molti di loro non siano rieletti è dunque un giusto contrappasso.
Allo stesso tempo bisogna però rivolgere un appello a quei partiti che in campagna elettorale hanno proposto (o minacciato) di ridurre la libertà dei singoli parlamentari violando (o rimuovendo) il divieto di ogni vincolo di mandato che è sancito nella Costituzione. Lasciate perdere. Innanzitutto perché quel principio, che consente all’eletto di rappresentare gli elettori invece che un capo o un datore di lavoro, è il contenuto stesso della democrazia parlamentare, in nome del quale si sono fatte le rivoluzioni. In secondo luogo perché quegli stessi partiti un giorno dopo le elezioni, scopertisi senza maggioranza, hanno cominciato a chiedere pubblicamente ai parlamentari eletti altrove di aderire al proprio programma per far nascere il governo, e di muoversi cioè senza vincolo di mandato. Sia il trasformismo, che dai tempi di Agostino Depretis caratterizza in negativo la vita del Parlamento italiano, sia un nuovo autoritarismo che vuol fare delle Camere un bivacco di impiegati di partito, invece che di manipoli, sono pericoli mortali per la democrazia. Già ne corre tanti, risparmiamole almeno questi.

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