Fonte: sole 24 Ore
Riapriranno i musei in area gialla. Il Governo ha intenzione di prevedere anche una quarta area bianca. In serata Consiglio dei ministri per dare il via libera al provvedimento
Il governo prolungherà al 30 aprile lo stato di emergenza per il Covid. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza nel presentare alla Camera i contenuti del nuovo Dpcm che sarà in vigore dal 16 gennaio. «Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente abbiamo l’obbligo di prendere nuove misure e il governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile stato di emergenza». «Questa settimana c’è un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia – ha detto -, aumentano le terapie intensive, l’indice Rt e focolai sconosciuti. Non facciamoci fuorviare. l’epidemia è nuovamente in una fase espansiva».
Drammatico mutamento indice rischio in Regioni
«A livello nazionale – ha continuato – il tasso di occupazione delle terapie intensive torna ad attestarsi sopra la soglia critica del 30% e c’è un drammatico mutamento dell’indice di rischio attribuito alle Regioni: 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso».
Visite a casa per massimo 2 persone e riapertura musei in zona gialla
Di qui la necessità di non abbassare la guardia contro il virus. Nel nuovo dpcm, ha chiarito il responsabile della Salute, «è intenzione del governo confermare l’indicazione a poter ricevere a casa massimo 2 persone non conviventi come già avvenuto durante le vacanze di Natale, il divieto di spostamento anche in zona gialla e vietare l’asporto dopo le 18 dai bar e stabilire l’ingresso in area arancione di tutte le regioni a rischio alto». Ancora: nel nuovo provvedimento «è intenzione del governo riaprire i musei nelle regioni in area gialla».
Intenzione prevedere area bianca
Non solo. Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle «il Governo ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1» fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento. Con l’area bianca, ha tenuto a precisare il ministro, si inizia a indicare un nuovo percorso.
Serve collaborazione, zero polemiche
Il messaggio è stato chiaro: serve una collaborazione istituzionale, zero polemiche. «La collaborazione tra governo, regioni e comuni – ha continuato Speranza – ci ha consentito di resistere anche quando siamo stati investiti dalle onde più alte, senza uno sforzo unitario delle istituzioni non si sarebbe arginato questo nemico. Non c’è altra strada diversa dall’unita per affrontare questa emergenza, la più grande dal dopoguerra. ecco perché mi rivolgo alla maggioranza e all’opposizione».
Il giorno che potrebbe registrare lo strappo definitivo di Italia Viva e la conseguente fine dell’esperienza politica del Conte due il ministro della Salute è dunque intervenuto alla Camera per riferire sulle misure anti contagi Coronavirus previste dal nuovo Dpcm.Dopo il dibattito, in tarda mattinata verranno votate delle risoluzioni. Nel pomeriggio il ministro interverrà al Senato. In serata il Consiglio dei ministri darà il via libera al provvedimento.
Covid ha giorni contati ma non abbiamo ancora vinto
«Ora – ha affermato il responsabile della Salute – sappiamo che il Covid ha i mesi contati e con i vaccini sconfiggeremo questo virus. La scienza sta illuminando la strada che ci porterà fuori da questa stagione terribile e dobbiamo investire sempre di più sulla scienza. Però non abbiamo ancora vinto e non dobbiamo sbagliare la lettura di questa fase decisiva».
Aumento dosi vaccini avverrà in tempi non lunghi
Un passaggio dell’intervento di Speranza è stato sulla disponibilità di vaccini. «Siamo ragionevolmente fiduciosi – ha detto – che un aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi, aspettiamo fiducioso certi che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno nel loro lavoro. Vogliamo correre ma dobbiamo farlo nell’assoluta sicurezza, ecco perché dobbiamo dare agli scienziati tutto il tempo necessario per completare il loro lavoro».
Nel primo trimestre 2021 anche vaccino Johnson
Il responsabile della Salute ha ricordato che «nel primo trimestre 2021 è attesa l’autorizzazione anche del vaccino di Johnson & Johnson. I risultati del vaccino italiano ReiThera – ha aggiunto – sono molto incoraggianti. Stiamo lavorando parallelamente ad organizzare le forze e l’Italia è pronta a mettere in campo una squadra forte: si aggiungeranno 40 mila medici ed entreranno anche le farmacie in campo».
Convinto italiani si vaccineranno senza obbligo
Nella parte finale dell’intervento in aula il ministro ha ricordato che «è una soddisfazione per tutti vedere che oggi siamo i primi in Ue per somministrazione dei vaccini anti-covid», e si è detto convinto che non occorre prevedere un obbligo di vaccinazione, in quanto «in un clima positivo di dialogo sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani deciderà di vaccinarsi senza ricorrere all’obbligo. Per il governo resta comunque fondamentale l’obiettivo dell’immunità di gregge che perseguiamo con ogni energia». Il vaccino, ha concluso Speranza, non è una guerra tra fan della scienza e cavernicoli: «A chi ha dubbi sui vaccini dobbiamo rispondere con la trasparenza, l’evidenza scientifica e la capacità di ascolto e dialogo, non con gli insulti o con una guerra ideologica tra fan della scienza e primitivi delle caverne».
Speranza, tenere fuori da battaglia politica salute italiani
Il ministro ha avvertito che «nei prossimi mesi sarà tutto terribilmente complicato, teniamo fuori dalla battaglia politica la salute degli italiani, sarebbe errore imperdonabile rallentare a pochi metri dal traguardo, nell’ultimo miglio».