19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Protesta contro la legge elettorale che Pd, Fi, Lega e Ap non vogliono cambiare. Al Senato quasi certa la fiducia, ma tutti si giocherà sui numeri e sulle assenze

Il Movimento 5 Stelle, Mdp e Sinistra italiana hanno abbandonato i lavori della commissione Affari costituzionali, in Senato, che poco dopo ha dato il suo via libera al testo della nuova legge elettorale, il Rosatellum, approvato con la fiducia alla Camera. E anche a Palazzo Madama il governo dovrebbe porre la fiducia.
Proprio per questo i partiti che si oppongono all’accordo tra Pd, Lega, Forza Italia e Ap hanno lasciato i lavori. “Dopo aver fatto il massimo sforzo per motivare i nostri emendamenti, abbiamo capito che non ci sono margini di modifica. Prima di iniziare i lavori il sottosegretario pizzetti ha detto fuori dalla commissione che il governo è pronto a mettere la fiducia per evitare i voti segreti. Siamo alla farsa”, ha detto Loredana De Petris, senatrice di Si, che chiama i sostenitori del suo partito alla protesta di piazza.
Stessa linea per Doris Lo Moro (Mdp): “Davanti a questa forzatura c’è stata una reazione comune delle opposizioni anche se non abbiamo tutti la stessa idea di legge elettorale”. E ancora: “Non hanno intenzione di accettare nulla – ha detto Sergio Endrizzi (M5s) – il tempo  prevale sulla qualità del dibattito. Hanno paura del voto in sicilia e vogliono approvare la legge elettorale prima di scadere come un attimo mozzarella acida”.
A questo punto il Rosatellum procede verso l’aula con relatore Salvatore Torrisi, e lì si giocherà tutto sul numero legale e sui numeri della maggioranza di governo. La maggioranza di governo, da parte sua, sta lavorando affinchè in tutte le votazioni sulla fiducia risulti autosufficiente, senza dover ricorrere al ‘soccorso’ di Forza Italia e Ala. E Pd, Ap, Autonomie e i tre sentori di Idv, che finora hanno votato le fiducie al governo, contano di farcela da soli. Ma si deve tener presente il rischio assenze, quelle ‘senza giustificazione’, a cui potrebbero ricorrere alcuni senatori ‘dissidenti’ dei partiti che sostengono la riforma.
La maggioranza dovrà fare attenzione soprattutto alle assenze al momento del voto. Questo perchè Forza Italia e Lega, come hanno già fatto alla Camera, non intendono votare la fiducia, seppure ‘tecnica’. Ma a palazzo Madama il voto di astensione equivale a voto contrario, per cui l’unica strada sarebbe quella di non partecipare al voto. Ed è proprio delle ‘assenze’ dei due partiti di centrodestra che gli oppositori del Rosatellum bis potrebbero approfittare per tentare il blitz facendo mancare il numero legale.

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