Fonte: La Stampa
Il messaggio alla convention di Philadelphia: «La Clinton è la persona giusta per quest’America piena di coraggio». Ma ammette: Trump vincitore? Tutto è possibile
Per Barack Obama è uno dei discorsi più importanti della sua avventura politica. Deve convincere gli americani che Hillary, la donna che ha battuto nel 2008, è la persona giusta per la Casa Bianca. È la persona giusta per continuare la strada che lui stesso ha tracciato, per raccogliere la sua eredità. E per fermare Donald Trump. Un appello accompagnato però da un chiaro avvertimento: non si possono commettere errori, «tutto è possibile» a novembre nelle urne, e per questo non bisognerà mollare fino all’ultimo.
È la prima volta che il presidente non esclude la possibilità di una vittoria finale del tycoon. Pur dicendosi convinto che «Hillary Clinton può essere un grande presidente. È la più qualificata»: è la persona giusta per l’America «piena di coraggio e ottimismo». Hillary è pronta: «Niente è in grado di preparare allo Studio Ovale, alla gestione delle crisi globali e all’inviare i giovani in guerra. Hillary in quella stanza c’è stata, ha partecipato a queste decisioni». Obama ha lavorato duramente al discorso per l’occasione, ispirandosi a quello del suo esordio nel 2004. La revisione è stata accurata: il presidente l’ha visto e rivisto personalmente, soprattutto dopo il successo di Michelle.
Sul palco di Filadelfia passa di fatto il testimone alla sua ex rivale ora alleata nella guerra contro Trump, che potrebbe distruggere proprio quello che Obama è riuscito a fare in otto anni alla Casa Bianca. E c’è il tycoon nel mirino, direttamente e indirettamente, in tutto l’intervento del presidente. Consapevole di come Trump al potere potrebbe smantellare tutte le sue politiche. Come del resto Obama stesso ha fatto con quelle di George W. Bush appena entrato alla Casa Bianca. Il presidente si rivolge quindi agli americani chiedendo loro di andare a votare e di votare Hillary nel segno della continuità, e perché in un Paese più diviso che mai è la persona adatta per lo studio Ovale.
L’intervento di Obama è più importante per Hillary di quello del marito Bill, l’ex presidente più amato della storia americana. Bill racconta la sua Hillary, la loro storia d’amore e cerca di far innamorare gli americani di sua moglie. «Ho sposato la mia migliore amica» dice, descrivendo la Hillary compagna e mamma, dandole quindi quei tratti di umanità che molti ritengono non abbia. In platea ad ascoltarlo c’è Chelsea, il futuro dei Clinton, come lo è Ivanka per il clan dei Trump.
«Quando è nata è stato il momento più bello della mia vita», ha detto Bill, che non fa nessun riferimento alla politica: il discorso è quello da “first husband”, è come quello che sua moglie gli ha regalato quando era lui a essere candidato alla Casa Bianca. «È la migliore lavoratrice per il cambiamento, solo lei può cambiare le cose» spiega Bill, raccontando aneddoti della loro vita insieme. Un accenno anche al «cartone animato» Trump.