21 Novembre 2024

È invece slittato il decreto legislativo sulla revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires, inizialmente atteso sul tavolo dell’esecutivo

Via libera del Consiglio dei ministri alle nuove regole in materia di intelligenza artificiale. «Le norme – si legge in una nota di palazzo Chigi – intervengono in cinque ambiti: la strategia nazionale, le autorità nazionali, le azioni di promozione, la tutela del diritto di autore, le sanzioni penali. Si prevede, inoltre, una delega al governo per adeguare l’ordinamento nazionale al Regolamento UE in materie come l’alfabetizzazione dei cittadini in materia di IA (sia nei percorsi scolastici che in quelli universitari) e la formazione da parte degli ordini professionali per professionisti e operatori. La delega riguarda anche il riordino in materia penale per adeguare reati e sanzioni all’uso illecito dei sistemi di IA».
Tra le soluzioni previste, l’estensione del regime di agevolazioni fiscali per gli impatriati anche a chi ha svolto all’estero un’attività di ricerca nell’ambito delle tecnologie di intelligenza artificiale. La norma, ha spiegato il sottosegretario per l’innovazione tecnologia Alessio Butti in occasione della conferenza stampa al termine del vertice dell’esecutivo, è rivolta a chi rientra dagli Stati Uniti ma anche dagli altri Paesi europei.

L’aspetto penale
«Chi diffonde senza il consenso video o immagini alterate con la Ia, cagionando un danno ingiusto, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni», ha affermato il ministro della Giustizia Carlo Nordio in conferenza stampa. «L’aspetto penale può essere devastante perchè può creare una realtà che non è più virtuale ma reale, può dare una rappresentazione di una persona realistica, non vignettistica o come fotomontaggio. Si può creare un mondo reale ancorché virtuale. Allora per questo interviene la norma penale», ha aggiunto.

Nordio: «Uso Ia per alcuni reati è un’aggravante»
«Quando l’uso della IA è effettuato in modo insidioso – ha sottolineato Nordio – costituisce aggravante specifica per tutta una serie di reati, come sostituzione di persona, rialzo e ribasso fraudolento dei prezzi, truffa, frode informatica, riciclaggio, aggiotaggio. Per questi reati l’uso della IA costituisce una aggravante perché è un mezzo dannatamente insidioso e purtroppo efficace. Nessuno si illude che la norma penale costituisca un deterrente assoluto ma colma un vuoto di tutela».
La riunione a Palazzo Chigi è terminata dopo più di un’ora.
È invece slittato il decreto legislativo sulla revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires, inizialmente atteso sul tavolo del Governo. Il provvedimento, nelle cui bozze figurava il bonus tredicesime, non è all’ordine del giorno della riunione. Il decreto, secondo quanto si è appreso, andrà in Cdm per l’esame preliminare la prossima settimana.

Ia, Butti: testo molto atteso da G7
Quello italiano, ha ricordato Butti, «è il primo governo che legifera in materia intelligenza artificiale» e prevede «un investimento di circa 1 miliardo con Cdp». «Il testo è compliance con quanto è stato votato dall’europarlamento» ed è «molto atteso anche dai colleghi del G7 all’ultima ministeriale». «È un disegno di legge che definisce senza equivoci chi elabora la strategia» e «definisce anche chi monitora, chi vigila e chi notifica e sanziona».
Nel ddl sull’Intelligenza artificiale, ha aggiunto, «abbiamo inserito l’articolo 24 per tutelare nel modo migliore le nostre opere che vanno protette nei data set che allenano i modelli». Butti ha ricordato che «la competenza nazionale è limitata su programmi e contenuti generati in Italia», ma «in materia di copyright già ci sono norme sufficientemente tutelanti».

Nordio: IA non condizionerà decisioni magistrati
«Ci troviamo di fronte a una vera evoluzione di cui non conosciamo gli esiti – ha sottolineato Nordio -. Sappiamo che la tecnologia avanza più velocemente della legge ma noi cerchiamo di prevenirne le conseguenze. La tecnologia, come la IA non è né buona nè cattiva, è neutrale. Lo dico perché si è diffuso il pensiero che l’IA possa sostituire un domani l’attività giurisdizionale. Un primo intervento è quello dell’articolo 14: Sistemi di IA sono usati esclusivamente per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario e la ricerca giurisprudenziale dottrinale. E’ sempre riservata al magistrato la decisione sull’interpretazione della legge, sulla valutazione dei fatti e delle prove e sull’adozione di ogni provvedimento. Cerchiamo di coglierne l’opportunità ma senza condizionare il magistrato».

Urso: Ddl a sostegno delle pmi, 1 miliardo è solo la dotazione iniziale
«È importante e significativo che in questo disegno di legge si affronti anche l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo delle imprese, soprattutto tenendo conto che il nostro Paese ha oltre 4 milioni di piccole e medie imprese, che devono essere messe in condizione di sfruttare appieno questa tecnologia». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento. L’obiettivo, ha continuato, è «creare un mercato dell’intelligenza artificiale che sia aperto, equo e senza barriere all’ingresso» e «garantire a tutti accesso a dati di alta qualità». Il ddl, ha aggiunto Urso, «indirizza 1 miliardo di euro del Fondo innovazione venture capital gestito da Cdp», «sono le prime risorse ancorché significative, poi vedremo le ulteriori necessità». Il ministro ha rimarcato che tra gli obiettivi del finanziamento ci sono la facilitazione della nascita di startup e del consolidamento di quelle che già operano nell’Ia, oltre che la nascita di «un campione nazionale».

Sanità digitale
La nota del Governo spiega che «si istituisce una piattaforma di intelligenza artificiale per il supporto alle finalità di cura e, in particolare, per l’assistenza territoriale».

Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale
«Si istituiscono – si legge ancora nel documento – le Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale, disponendo l’affidamento all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) del compito di garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e dell’Unione europea in materia di AI. AgID e ACN, ciascuna per quanto di rispettiva competenza, assicurano l’istituzione e la gestione congiunta di spazi di sperimentazione finalizzati alla realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale conformi alla normativa nazionale e dell’Unione europea».

Cdm avvia procedura per nomina Chelli a presidente Istat
Il Consiglio dei ministri ha deliberato «su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, l’avvio della procedura per la nomina del prof. Francesco Maria Chelli a Presidente dell’Istituto nazionale di statistica (Istat)». È quanto si legge nel comunicato finale del Cdm.

Via libera al disegno di legge in materia di tutela dei minori in affidamento
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, in esame definitivo, il disegno di legge recante disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento.

Salta il bonus tredicesime<
Il governo ha dunque preso tempo sul ’bonus tredicesime’. Le motivazioni del rinvio non sono state ufficializzate, ma alcune fonti hanno spiegato che si tratta di un problema di coperture. Il provvedimento figurava ieri tra le misure scritte nero su bianco nell’ordine del giorno del pre-cdm, ma è uscito a sorpresa dalla convocazione diffusa un paio d’ore prima della riunione del consiglio dei ministri. Dal Ministero dell’Economia hanno messo in evidenza la necessità di avere più tempo per revisionare un decreto complesso: il testo richiederebbe ancora approfondimenti e non ci sarebbe nessuna fretta. Certo è che nelle diverse versioni circolate nelle ultime ore il restyling più vistoso riguarda la misura più popolare, ma presumibilmente anche più costosa, ovvero il bonus tredicesime. Nell’ultima bozza il bonus si configura come “un’indennità” fino a 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro e con coniuge e almeno un figlio (anche se nato fuori dal matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato) a carico. Proprio “a causa della limitatezza delle risorse disponibili” la misura, si spiega nella relazione illustrativa, è limitata al 2024, nell’attesa dell’introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo sulle tredicesime per i lavoratori dipendenti. L’ammontare dell’indennità sarà definita da un decreto del Ministero dell’Economia da adottare entro il 15 novembre.

Il nodo coperture
Anche le coperture sono rimandate all’autunno: le risorse arriveranno dalle maggiori entrate attese dal concordato preventivo biennale per le partite Iva, ancora tutte da contabilizzare. Nella bozza del decreto circolata ieri si prevedeva invece un incremento fino a 80 euro, da corrispondere nella tredicesima, del bonus già previsto per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 15mila euro, senza specifiche sul nucleo familiare. Una versione subito stoppata dal governo: “Le bozze che circolano in queste ore su alcuni organi di stampa non corrispondono al vero”, avvertiva in una nota il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, spiegando che il provvedimento era “ancora oggetto di revisione da parte degli uffici competenti”, con l’obiettivo di “mettere a punto un decreto compatibile con le esigenze dei contribuenti e al tempo stesso rispettoso degli equilibri di finanza pubblica”.

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