A seguito dell’entrata in vigore del Decreto Ong, arrivano le prime sanzioni. Intanto la spagnola Aita Mari fa rotta verso Ortona
Scatta nei confronti della nave di Medici Senza Frontiere il primo provvedimento emesso contro una organizzazione non governativa dopo l’introduzione del cosiddetto Decreto ong, diventato legge giovedì 23 febbraio. La comunicazione, arrivata dopo lo sbarco del 17 febbraio scorso ad Ancona di 48 migranti a bordo, è stata riferita dallo stesso staff di Msf: «le autorità italiane ci hanno appena comunicato che la Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, è stata raggiunta da un fermo amministrativo di venti giorni e una multa da diecimila euro. La Capitaneria di Porto di Ancona ci contesta, alla luce del nuovo decreto, di non aver fornito tutte le informazioni richieste durante l’ultima rotazione che si è conclusa con lo sbarco ad Ancona».
Ma l’organizzazione sta adesso «valutando le azioni legali da intraprendere per contestare l’accaduto. Non è accettabile – commenta – essere puniti per aver salvato vite». Già dopo l’introduzione del decreto Ong – che introduce appunto una serie di sanzioni per le organizzazioni umanitarie che non rispettano le nuove regole – la nave Geo Barents aveva effettuato altri salvataggi nel Mediterraneo, tutti conclusi con l’assegnazione di un porto dalle autorità italiane, così come successo per altre organizzazioni non governative. Intanto naviga verso Ortona (Chieti) la nave spagnola Aita Mari con 40 migranti a bordo.