Il presidente di Confindustria con gli omologhi di Francia e Germania: “Il nucleare deve essere la scelta dell’Europa”
“Oggi non possiamo più permetterci di perdere tempo” per il rilancio della competitività e dell’industria europea: questo il messaggio lanciato dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo al Trilateral Business Forum di Parigi con gli omologhi di Francia e Germania. ’’Oggi non c’è più tempo. Siamo a un bivio delle scelte che vogliamo fare’’, ha continuato, evocando, tra l’altro, il voto negli Stati Uniti che ci ’’impone di non perdere più tempo”.
Per fortuna abbiamo Commissione ma ci sono voluti 160 giorni
«Per fortuna oggi la Commissione Europea è stata completata» ha commentato il presidente di Confindustria, invocando la necessità di una semplificazione dei meccanismi europei. «In questi ultimi 5 anni gli Stati Uniti hanno fatto 3.500 nuove norme, noi ne abbiamo fatte 13.500. Ovvio che noi abbiamo una necessità di semplificare, lo vediamo purtroppo anche, per fortuna oggi la Commissione Europea è stata completata, però gli Stati Uniti in due settimane hanno eletto un presidente e scelto i ministri, noi abbiamo impiegato 160 giorni per eleggere la Commissione Ue. Noi abbiamo necessità di semplificare per rispondere alle imprese che corrono», ha dichiarato Orsini.
Nucleare sia la scelta dell’Europa
“Credo che il nucleare debba essere la scelta dell’Europa”: ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini per il quale le nuove tecnologie del nucleare “possono aiutare le nostre industrie ad essere ancora più competitive”. Ma è ’’impensabile’’ sostituire il gas in così poco tempo, ha puntualizzato intervenendo al Medef di Parigi.
Non possiamo desertificare l’industria per decarbonizzare
«Oggi non ci possiamo più permettere di creare una desertificazione dell’industria per decarbonizzare» ha continuato il presidente di Confindustria intervenendo al trilaterale con le associazioni datoriali di Francia, Medef, e Germania, Bdi. «Credo che non ci sia rimasto tanto tempo, a dire la verità non c’è più tempo. Io credo che oggi dobbiamo capire che siamo a un bivio delle scelte che vogliamo fare e ancora purtroppo le conseguenze delle scelte prese in passato non le conosciamo. Abbiamo diverse filiere che entreranno in crisi, tante filiere dell’Europa. Io credo che oggi non possiamo più permetterci di perdere tempo. L’industria europea non è lontana all’ambiente, anzi è la migliore al mondo. Le industrie europee sono quelle che sono riuscite a raggiungere i migliori risultati», ha precisato Orsini. Tuttavia, ha proseguito «penso alla filiera dell’automotive: è impensabile cambiare le tecnologie per norma. Mantenendo l’obiettivo, non possiamo pensare che le tecnologie si cambino per norma. Serve neutralità tecnologica. Solo tenendo il know how dei paesi possiamo mantenere la competitività dei nostri paesi e del nostro continente».
Miope fare una guerra dei dazi con Usa, avviare subito negoziati
«È miope fare la guerra dei dazi» con gli Stati Uniti, ha spiegato il presidente di Confindustria. «Il voto degli Stati Uniti è ovvio che ci impone di non perdere più tempo. Oggi Trump ha nel suo programma tre punti fondamentali sull’economia, uno sono i dazi», ha continuato Orsini. Ricordando che «gli Usa esportano in Europa 346 miliardi e l’Europa esporta 503 miliardi negli Stati Uniti con un saldo positivo di 157», quindi, per il presidente di Confindustria «serve da subito iniziare un negoziato con gli Stati Uniti dove magari porre al centro cose di cui l’Europa ovviamente ha bisogno, penso al gas e alla difesa, e dall’altra parte il fatto che comunque l’Europa necessita di continuare il proprio interscambio con gli Stati Uniti».
Fondamentale aprire nuovi mercati come Mercosur
Le imprese europee hanno bisogno di aprire nuovi mercati, come quello con il Mercosur, ha suggerito Orsini. «Aggiungere nuovi mercati come il Mercosur credo sia fondamentale» per le imprese Ue, ha detto Orsini, riconoscendo che su questo non c’è accordo tra i paesi europei. È in particolare la Francia che si oppone all’intesa.
Fondamentale un mercato unico dei capitali per sostenere investimenti
«Serve un mercato unico dei capitali, per noi è fondamentale» per sostenere gli investimenti delle imprese. «Oggi sappiamo che circa 330 miliardi di euro all’anno vanno dal risparmio europeo verso gli Stati Uniti, finanziando magari anche acquisizioni» ha detto il presidente di Confindustria. «Abbiamo la necessità di costruire un mercato dei capitali che possa sostenere le imprese e le transizioni, perché la necessità è oggi di sostenere gli investimenti delle imprese, perché possano essere competitive» ha sottolineato Orsini.