22 Novembre 2024
POLITICA
Fonte: La Stampa

Dal ministro del Tesoro “no comment” all’ipotesi di manovra di bilancio. “La ripresa più lenta restringe il margine di azione del governo”. “Nessuna scorciatoia per la crescita.

Tre strade da seguire: più apertura  di mercato, riforme strutturali e maggiori investimenti” .
“Banche solide, hanno ricapitalizzato per più di dieci miliardi”

 

Il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan rivendica l’efficacia dell’azione del governo italiano, dopo i rilievi (se non proprio le critiche) venuti nei giorni scorsi da vari ambienti europei. «L’impatto economico delle riforme istituzionali – ha detto Padoan alla Camera – è estremamente rilevante e spesso sottovalutato». Il ministro è realista e a chi gli chiedeva se per caso non sarà necessaria una manovra di bilancio correttiva, ha risposto con un «no comment», e questo rappresenta un mezzo passo indietro rispetto alla linea della negazione assoluta fin qui scelta dal governo.

Padoan era in Aula per un’informativa urgente sulle raccomandazioni dell’Ecofin. Ha ammesso che «i dati macroeconomici più recenti indicano un ritardo nel ritorno alla crescita. I margini per l’azione del governo si faranno più stretti, ma non per questo si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualità di cui il Paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme». La prospettiva è «mantenere l’equilibrio difficile tra consolidamento dei conti pubblici e sostegno alla crescita e all’occupazione».

Il rappresentante del Tesoro sottolinea che «non esistono scorciatoie per la crescita. L’Italia in Europa e il governo nel Paese indicano 3 pilastri: più apertura di mercato, riforme strutturali, più investimenti». In particolare Padoan punta a «rendere permanente il taglio del cuneo fiscale con la legge di stabilità»,.

«La strategia del governo – dice il ministro – è convergente con le raccomandazioni della Commissione europea che coniuga l’azione strutturale con il sostegno alle famiglie, per esempio attraverso il bonus fiscale, e alle imprese, con misure diverse, tra cui il rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione, attualmente in corso di ulteriore rafforzamento».

Padoan cita fra i segnali positivi dalla nostra economia i grandi progressi delle banche italiane, in fase di profondo rinnovamento: «Nella prima metà del 2014 c’è stata un’intensa da un’attività di ricapitalizzazione, per un ammontare superiore a dieci miliardi di euro».

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