20 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Giuseppe Sarcina

Oggi l’insediamento del 46simo presidente americano in una Washington svuotata dalla pandemia e dai timori di altri tumulti. Alle 11,30 l’inizio della cerimonia


È la giornata della trasformazione. Da oggi l’America si affida a Joe Biden, con una cerimonia solenne e, nello stesso tempo, festosa. Anche se in uno scenario surreale, con più militari che invitati. Nella capitale svuotata dalla pandemia e dai timori di altri tumulti.
Ore 8-11 (4-17 in Italia):Trump in «esilio» a Mar-a-Lago. Sveglia all’alba per Donald e Melania Trump. Sono attesi alle 8 nella Joint Base Andrews. Ancora ieri sera dalla Casa Bianca filtravano i tentativi di pressione sul Pentagono per mettere in piedi un saluto con gli onori militari. Ma, alla fine, Trump dovrebbe semplicemente salire sull’Air Force One e atterrare alle 11 a Palm Beach. Se ne va da esiliato, recriminando fino all’ultimo «sulle elezioni rubate». I servizi segreti lo scorteranno a Mar-a-Lago e alle ore 12 un ufficiale dell’esercito disattiverà i codici nucleari custoditi nella valigetta, «la nuclear football», che segue sempre il Commander in Chief.
Ore 11.30(17.30 in Italia). Via alla cerimonia. Nel frattempo Joe e Jill Biden si saranno svegliati nella Blair House, il palazzo di fronte alla Casa Bianca usato come foresteria. Biden ha accettato l’invito formulato non da Trump, ma dal Dipartimento di Stato, guidato da Mike Pompeo. Colazione con caffè e, forse, croissant alle mandorle, come nelle occasioni speciali. Intorno alle 10 i Biden verranno scortati a Capitol Hill, dove si ritroveranno con la vice presidente Kamala Harris e il marito Doug Emhoff, il «second gentleman». Alle 11.30 comincia la cerimonia ufficiale. Sul palco prenderanno posto i tre ex presidenti, Bill Clinton, George W.Bush e Barack Obama. Con loro le ex First ladies, Hillary, Laura e Michelle. Questa volta non ci saranno Jimmy Carter, 96 anni e Rosalynn, 93 anni. Presente invece Mike Pence. Il programma scorre veloce, alternando tradizione e spettacolo. Lady Gaga interpreterà l’inno nazionale. La poetessa ventiduenne Amanda Gorman reciterà alcuni suoi componimenti. Quindi ecco un video con un breve show di Jennifer Lopez.
Ore 12 (18 in Italia)Il giuramento di Joe e Kamala. È il momento simbolicamente più importante. Joe Biden giura sulla Costituzione posando una mano sulla Bibbia di famiglia, sorretta da Jill e davanti al presidente della Corte Suprema, John Roberts. Kamala Harris fa la stessa cosa con la giudice Sonia Sotomayor. Subito dopo Biden rivolge il primo discorso da Presidente al Paese: «America United». Un messaggio opposto al trumpiano «massacro americano» di quattro anni fa.
Ore 15 (21 in Italia). L’omaggio al Milite ignoto. Il nuovo presidente e la sua vice, insieme con i Clinton, i Bush e gli Obama, faranno tappa al cimitero nazionale di Arlington, dove deporranno una corona sulla «Tomba del milite ignoto», l’omaggio ai caduti americani senza nome. Poi i Biden e gli Harris verranno scortati alla Casa Bianca. Non ci sarà alcun funzionario della vecchia amministrazione ad accoglierli. Ma solo il capo maggiordomo, Timothy Harleth.
Ore 17 (23 in Italia). Biden e Harris nello Studio Ovale. Gli spettatori potranno seguire ancora un lungo spettacolo, «Parade Across America», con collegamenti con i 50 Stati e i sei Territori dell’Unione. Nel frattempo Biden entrerà per la prima volta da presidente nello Studio Ovale. Secondo le ultime informazioni non dovrebbe trovare la lettera del predecessore: un’altra consuetudine interrotta da Trump.Biden e Harris inizieranno il mandato con una dozzina circa di ordini esecutivi per cancellare subito l’eredità trumpiana. In particolare su crisi economica, pandemia, con obbligo di mascherina negli edifici federali, e immigrazione.
Ore 20.30 (2,30 in Italia). Il gran finale con Tom Hanks e Springsteen. Cancellati i balli, la serata prevede uno show con le star di Hollywood e i grandi della musica americana. Conduce l’attore Tom Hanks con Eva Longoria e Kelly Washington. Si esibiscono, tra gli altri, Justin Timberlake, John Legend, Jon Bon Bovi e l’atteso Bruce Springsteen appunto.

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