Trump ora è in vantaggio in 5 Stati in bilico su 7 (e ha vinto gli altri due), ma lo staff della vicepresidente spiega che mancano «ore» prima dei risultati definitivi del «Blue wall», decisivi per dichiarare la vittoria, e che per concedere una eventuale vittoria si attenderà «che ogni voto venga contato»
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è a un passo dal ritorno alla Casa Bianca: le reti televisive americane gli hanno assegnato la vittoria in Pennsylvania, chiudendo di fatto ogni strada per l’affermazione di Kamala Harris. La vicepresidente dovrebbe superarlo in tutti gli Stati in cui è ancora in corso lo spoglio, ma dove il rivale ha un vantaggio difficilmente colmabile: ogni strada, di fatto, è preclusa.
Il candidato repubblicano, secondo i dati forniti dalla Associated Press, ha già vinto in Pennsylvania, North Carolina e Georgia ed è avanti in Michigan, Nevada, Wisconsin e Arizona. Qualcuno, come la rete conservatrice Fox News, comincia già ad assegnargli la vittoria. E anche lo speaker della Camera Mike Johnson si è congratulato con il «presidente eletto». Lui stesso dichiara vittoria: lo avrebbe fatto comunque, ma stavolta lo spoglio conferma le sue affermazioni.
Se Trump vincesse in questi Stati – o in alcuni di essi –, la sua rielezione sarebbe certa: al momento gli mancano soltanto 4 voti elettorali per tornare alla Casa Bianca. Rispetto alle due precedenti elezioni, inoltre, l’ex presidente è avanti anche nel voto popolare: al momento ha preso 67 milioni di voti contro i 62 milioni della sua rivale. Harris invece deve necessariamente vincere in Wisconsin (Trump conduce con 51% a 48%), e in Michigan (dove Trump è al 52% e Harris al 46%).
Kamala Harris, però, è decisa a resistere: Jen O’Malley Dillon, responsabile della campagna elettorale della candidata democratica, ha scritto in un messaggio allo staff che serviranno ancora ore per avere un dato più attendibile sugli Stati del cosiddetto «blue wall» (Wisconsin, Michigan e Pennsylvania), decisivi per le sorti della vicepresidente. «Dormiamo un po’ e prepariamoci a chiudere in bellezza domani», ha scritto Dillon allo staff.
Harris ha per questo già lasciato il quartier generale della campagna democratica per le presidenziali: «Tornerà domani», ha annunciato il portavoce della campagna, Cedric Richmond ai supporter raccolti alla Howard University, l’università storicamente afroamericana dove Harris si è laureata e dove sperava di festeggiare la sua elezione.
Ma quali sono le combinazioni di Stati che consentirebbero a Kamala Harris di arrivare alla Casa Bianca?
Secondo i conteggi più affidabili, i due candidati partivano da un bottino certo — 226 voti elettorali per Harris, 219 per Trump — e avevano entrambi 21 combinazioni ciascuno per superare la soglia dei 270 necessari per essere eletti.
Ma la situazione, al momento, si è fatta decisamente più complicata per Harris.
Kamala Harris vince le elezioni se… : gli Stati da conquistare
La strada che può portare Kamala Harris alla Casa Bianca – per ammissione del suo stesso staff – era probabilmente una sola: quella che passava dalla Rust Belt,la cintura della ruggine industriale.
Comprende:
– Michigan (15 grandi elettori)
– Wisconsin (10)
– Pennsylvania (19).
Sono i tre Stati del «Blue Wall»,il muro blu democratico che raramente ha votato repubblicano ma nel 2016 ha dato la vittoria a Trump per 77 mila voti totali.
Se Harris vince Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, sarebbe a 270 grandi elettori, contro i 268 di Trump.
Al momento, però, la Pennsylvania le è sfuggita e restano Wisconsin e Michigan: entrambe sembrano virare, nettamente, verso Donald Trump. A questo punto a Harris non resta che trovare altri 19 voti elettorali, ma i conteggi sono ormai disperati: neanche vincendo sia in Arizona che in Nevada (11 e 6 voti elettorali) riuscirebbe ad arrivare alla soglia di 270 voti elettorali. E allora i democratici sono alla ricerca di combinazioni disperate. Che però non si trovano.