22 Novembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Enrico Marro

Il rapporto della task force guidata dal manager Colao raccomanda 3 direttive per reagire alla crisi economica causata dal coronavirus: digitalizzazione e innovazione nel pubblico e nel privato, rivoluzione verde, parità di genere e inclusione


Centodue proposte per rilanciare l’Italia nel triennio 2020-22 dopo la batosta della pandemia. Sono contenute nel Rapporto consegnato al presidente del Consiglio dal comitato di esperti nominato dallo stesso Giuseppe Conte e presieduto da Vittorio Colao. Il piano raccomanda «tre assi per la trasformazione del Paese»: digitalizzazione e innovazione nel pubblico e nel privato; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione. Le 53 pagine fitte del Rapporto, accompagnate da 121 pagine di schede di lavoro possono anche sembrare un libro dei sogni, ma contengono molte proposte concrete, 102 appunto (a loro volta articolate in sottoproposte), suddivise su «sei aree di azione», di cui il governo potrebbe far tesoro. Eccone alcune.

Imprese e lavoro
Escludere il contagio Covid-19 dalla responsabilità penale del datore di lavoro. Consentire, in deroga temporanea al «decreto dignità», cioè senza causali, il rinnovo dei contratti a termine. Varare la voluntary disclosure per l’emersione del contante derivante da redditi evasi a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva. Favorire analogamente anche il rientro dei capitali nascosti all’estero. Incentivare i pagamenti elettronici. Ripristinare super e iper ammortamento. Abolizione del divieto di cumulo tra retribuzione e cassa integrazione. Incentivare le aggregazioni tra piccole imprese defiscalizzando la quota di maggior reddito derivante dall’operazione. Decontribuzione e incentivazione fiscale del rientro in Italia delle imprese ad alto valore aggiunto. Differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020. Rinegoziazione dei contratti di locazione ripartendo il rischio tra locatore e conduttore. Legge sullo smart working per tutti i settori, le attività e i ruoli.

Infrastrutture
Leggi/protocolli nazionali di realizzazione delle infrastrutture strategiche «non opponibili da enti locali». Applicazione pura e semplice delle direttive europee anziché del codice appalti. Unica rete in fibra ottica con accessi in tuti gli edifici della pubblica amministrazione. Sviluppare le reti 5G adeguando i livelli emissione elettromagnetica ai valori europei, «oggi circa 3 volte più alti». Un voucher per sostenere l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti. Incentivare il rinnovo green del parco mezzi pubblico e privato. Chiusura al traffico privato dei centri urbani.

Turismo, arte e cultura
Istituire un «fondo Covid» per sostenere musei, attività culturali e parchi. Potenziare le dorsali dell’alta velocità per migliorare l’accesso ai luoghi turistici. Rafforzare gli incentivi fiscali su donazioni e sponsorizzazioni. Finanziamenti a tasso ridotto e crediti fiscali per la riqualificazione delle strutture ricettive.

Amministrazione
Riformare la responsabilità dei funzionari e dirigenti pubblici per danno erariale. Piattaforma pubblica per misurare in tempo reale lo smaltimento delle pratiche. Ampliare l’autocertificazione e il silenzio-assenso. Creare un’unità dedicata al reclutamento del personale dello Stato. Diffusione dello smart working nella pa. Sviluppare un «ecosistema digitale salute» che «renda disponibili tutti i dati sanitari del paziente agli operatori autorizzati» per decidere le cure più appropriate (casa, ospedale).

Istruzione
Riforma del dottorato di ricerca conforme agli standard internazionali. Programma nazionale di «aggiornamento educatori» per 20 sabati all’anno in collaborazione con grandi aziende high-tech, enti di ricerca e università. Creare un fondo per «il diritto alle competenze» per contrastare «il calo atteso delle immatricolazioni» sostenendo le famiglie a medio-basso reddito. Incentivare le «lauree professionalizzanti» e gli Its, istituti tecnici superiori. Lanciare una piattaforma digitale di «education-to-employment», aperta a tutti, con corsi di formazione sviluppati dalle aziende per trovare le professionalità necessarie. Bandire 40 nuovi corsi di dottorato di ricerca per l’innovazione.

Famiglie
Creare «presidi di welfare di prossimità» nelle città. Politiche del lavoro per i disabili, con albo nazionale e tutor. Adottare la valutazione dell’impatto di genere per «ogni iniziativa legislativa, regolamentare e politica». Piano nazionale per lo sviluppo dei nidi. Assegno unico per i figli. Incentivi all’assunzione di donne vittime di violenza. Estendere il servizio civile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *