Incentivare le donne a entrare nel mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. È l’obiettivo del pacchetto di misure promosso dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ha integrato le risorse a sostengo dell’imprenditoria femminile con i 400 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Sono orgoglioso di questo importante intervento, un vero volano per l’imprenditoria femminile – ha commentato il ministro Giorgetti – le risorse stanziate, tra i vari provvedimenti e compreso il Pnrr, sono imponenti e dirette a incidere in maniera sostanziale. Sono previsti incentivi e sostegni a vari settori per rispondere a esigenze diverse. È un provvedimento che sosteniamo con forza e convinzione: lo faremo attivando tutti gli strumenti necessari, anche attraverso una campagna di comunicazione di dimensioni rilevanti. L’intento è raggiungere il maggiore numero di realtà possibili».
Nuove Imprese a Tasso zero
In particolare, con il decreto del ministro Giorgetti del 24 novembre, firmato anche dalla ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e inviato alla Corte dei Conti per la registrazione, sarà rafforzato sia il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile che dispone già di 40 milioni, sia una serie di misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero, che supporta la creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, che supporta startup e Pmi innovative.
La ripartizione dei 400 milioni
Il decreto da 400 milioni stabilisce le condizioni per il sostegno finanziario, esplicitando i criteri di ammissibilità in linea con gli obiettivi del Recovery fund, e in particolare assegna:
• 160 milioni per gli interventi sul Fondo impresa femminile, ripartiti in 38,8 milioni per gli «Incentivi per la nascita delle imprese femminili» e 121,2 milioni per gli «Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili»;
• 100 milioni per gli interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura Nito-On (la misura si rivolge alle Micro e piccole imprese ed è stata già avviata e gestita da Invitalia per conto del Mise);
• 100 milioni per gli interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura Smart&Start Italia (la misura si rivolge alle startup innovative ed è stata già avviata e gestita da Invitalia per conto del Mise).
Le restanti risorse fino a 40 milioni saranno destinate all’investimento «Creazione di imprese femminili» e utilizzate per misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.
Le risorse per il Sud Italia
È previsto che almeno il 40% della dotazione finanziaria del nuovo Fondo per l’imprenditorialità femminile venga destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. È infine in corso di definizione il «Comitato Impresa donna» che si insedierà al Mise e sarà composto anche da cinque donne imprenditrici e manager che parteciperanno attivamente alle operazioni di monitoraggio sulle misure adottate, proponendo soluzioni a eventuali problematiche che dovessero emergere sul tema della presenza femminile nell’impresa e nell’economia.