Il rapporto del ministro Giovannini sugli investimenti per l’acqua negli ultimi 19 mesi
Investimenti per 3,9 miliardi di euro, di cui 2,9 miliardi dal Pnrr, nel settore delle infrastrutture idriche: sono i numeri con cui lunedì 3 ottobre Enrico Giovannini ha presentato il lavoro fatto dal ministero nel settore dell’acqua negli ultimi diciannove mesi. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha presentato il Rapporto «Gli investimenti e le riforme Pnrr per le infrastrutture idriche» che contiene le azioni varate per potenziare e migliorare l’efficienza del sistema idrico nazionale e fare fronte agli effetti della crisi climatica.
Giovannini: profonda riforma della governance
La riforma e gli ingenti investimenti sul settore idrico – ha detto Giovannini – hanno consentito di riportare il tema delle infrastrutture idriche al centro dell’azione del Governo. La scelta di destinare quasi quattro miliardi, di cui circa tre del Pnrr, a interventi sulle infrastrutture idriche – ha continuato il ministro – è stata rafforzata dall’impegno a procedere, nell’ambito delle riforme previste dal Piano, a una profonda rivisitazione della governance del settore, in modo da assicurare la realizzazione di nuovi invasi, la manutenzione straordinaria delle reti esistenti, la messa in sicurezza degli impianti e una gestione efficiente dell’intero sistema».
Il 60% dei fondi destinati al Mezzogiorno
Il 60% dei fondi complessivamente ripartiti nel settore idrico, pari a circa 2,3 miliardi di euro, è destinato alle regioni del Mezzogiorno. In particolare, con riferimento ai fondi Pnrr, circa due miliardi di euro sono destinati a finanziare progetti per le infrastrutture idriche primarie. Il 44% degli interventi, segnala il Mims, riguarda il potenziamento delle infrastrutture (991 milioni), il 41% l’adeguamento delle infrastrutture esistenti (779 milioni), il 10% l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza delle infrastrutture (121 milioni), mentre il restante 5% prevede la realizzazione o il potenziamento del volume degli invasi (108 milioni). Il 38,4% delle risorse è destinato a progetti per l’utilizzo potabile della risorsa idrica, con la realizzazione di 1.282 km di infrastrutture, di cui 975 per nuove condotte. Il restante 61,6% è destinato all’utilizzo irriguo o misto, con un’incidenza sulle superfici irrigue interessate pari a circa il 15% del totale nazionale. Ulteriori 900 milioni sono destinati a progetti per il potenziamento della rete di distribuzione idrica, con l’obiettivo di ridurre le perdite e aumentarne l’efficienza.