7 Settembre 2024
europa

Meno due. È tutto pronto per la maratona elettorale che coinvolgerà 51,7 milioni di italiani. Sabato e domenica si vota per le Europee, per le Amministrative – sono oltre 3.700 i Comuni chiamati ad eleggere un nuovo sindaco – e nel caso del Piemonte anche per le Regionali. I seggi resteranno aperti dalle 15 alle 23 l’8 giugno e dalle 7 alle 23 il giorno successivo.

Le elezioni europee
L’Italia eleggerà 76 membri del Parlamento europeo sui 720 complessivi. Cinque le circoscrizioni elettorali che eleggono un numero di deputati in proporzione agli abitanti: Nord-Occidentale (Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia), Nord-Orientale (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto), Centrale (Lazio, Marche, Toscana e Umbria), Meridionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia), Isole (Sicilia e Sardegna). In base alla legge elettorale europea, tutti i Paesi devono usare un sistema proporzionale. In Italia c’è il voto di preferenza, con la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre, candidati di sesso diverso. Non è ammesso il voto disgiunto. La soglia di sbarramento è al 4%.

Effetto astensionismo e fuori sede
L’affluenza alle Europee è in continuo calo dal 2004, quando votò il 71,7% degli aventi diritto; si passò quindi al 65% del 2009, al 57,2% del 2014, fino al minimo del 54,5% del 2019. Curiosità: è la terza volta che per le Europee le urne saranno aperte per due giorni: i precedenti risalgono al 2004 (12 e 13 giugno) ed al 2009 (6 e 7 giugno). Sono 51,7 milioni gli italiani chiamati ai seggi (5,1 milioni risiedono all’estero). Novità di quest’anno: esclusivamente per l’elezione del parlamento europeo gli studenti fuori sede potranno votare dal luogo in cui si trovano, senza rientrare nel Comune di residenza. La domanda per farlo andava presentata entro lo scorso 5 maggio. Si sono registrate 23.734 richieste (su un totale di oltre 590.000 soggetti interessati). Come di consueto, sono state previste tariffe agevolate per chi si reca nel comune di residenza per votare: sconti su aerei, treni e traghetti, esenzione dal pedaggio sulla rete autostradale per chi si sposta in auto.

Elezioni comunali
Si vota in 3.715 Comuni, 29 dei quali capoluoghi (Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Cesena, Caltanissetta, Campobasso, Cremona, Ferrara, Firenze, Forli’ , Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia). Sono 228 i centri che contano più di 15mila abitanti e 3.487 pari o inferiori a 15.000. Per i Comuni più grandi, nel caso in cui nessun candidato non raggiungesse la maggioranza assoluta dei voti (50% più 1), sarà necessario procedere a un secondo turno. L’eventuale ballottaggio si svolgerà domenica 23 e lunedì 24 giugno. Altra novità: il decreto per l’Election day ha cambiato i limiti per i mandati ai primi cittadini dei piccoli Comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà infatti arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila invece viene eliminato il limite di mandati. Per l’elezione dei sindaci sono chiamati al voto oltre 17 milioni di italiani.

Le preferenze
L’elettore può esprimere uno o due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale compresi nella lista votata. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile, pena la nullità della seconda preferenza espressa. Attenzione: Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.

Le elezioni regionali
Gli elettori piemontesi (3,6 milioni) rinnoveranno il Consiglio regionale ed eleggeranno il presidente della Regione. I 50 i consiglieri saranno eletti con un sistema misto: proporzionale per 40 seggi, maggioritario per 10. La soglia di sbarramento è del 3% per i gruppi di liste non uniti in coalizione o la cui coalizione abbia ottenuto una cifra elettorale inferiore al 5% dei voti validi.

Voto disgiunto
Alle urne è possibile scegliere un candidato presidente ma indicare per la composizione dell’assemblea una lista e dei candidati di un altro schieramento. Come farlo? È necessario tracciare una X sul nome e cognome di un candidato presidente e una X sul simbolo di una lista che non fa parte della sua coalizione. In alternativa si può tracciare una X sul simbolo di un candidato presidente e una X sul simbolo di una lista che non fa parte della sua coalizione. In entrambi i casi il voto andrà contemporaneamente al candidato presidente e alla lista. Per esprimere il voto di preferenza per i candidati consiglieri, si può scrivere i nominativi fino a un massimo di due candidati a fianco del simbolo della lista scelta. Attenzione: se le preferenze sono due, occorre rispettare la parità di genere: i candidati devono essere un uomo e una donna. Se non viene rispettata questa regola, la seconda preferenza espressa sarà annullata.

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