Fonte: Corriere della Sera
L’ex ministro scioglierà la riserva dopo il via libera ufficiale del partito ai gazebo. Data probabile il 20 giugno
Roberto Gualtieri non ha ancora formalmente sciolto la riserva: lo farà dopo che il tavolo del centrosinistra romano, domani, convocherà ufficialmente le primarie (previste per il 20 giugno) e fisserà le regole della consultazione. Di fatto, però, la decisione è già presa: Gualtieri lancerà la sua candidatura. Del resto, dopo l’indisponibilità di Nicola Zingaretti, che qualche giorno fa ha personalmente ribadito a Enrico Letta la sua decisione di non scendere in campo, il Partito democratico non ha alternative. L’unico candidato competitivo è l’ex ministro. E le primarie dovrebbero offrirgli un trampolino di lancio. «Sono uno strumento utile», è il giudizio dell’ex ministro sulle consultazioni nei gazebo.
Al Nazareno non sembrano temere che la competizione con Carlo Calenda alla fine favorisca Virginia Raggi. La sindaca nei sondaggi riservati dei dem e degli stessi 5 Stelle resta ferma al 20 per cento. Il Partito democratico a Roma è stimato intorno al 25-28 per cento. Se a questa cifra si aggiungono i consensi portati in dote dal resto della coalizione che supporterà Gualtieri, spiegano i dem, «appare scontato che Roberto andrà al ballottaggio». Ma il secondo turno non sarà una passeggiata. Il Partito democratico attende di sapere chi sarà il candidato del centrodestra. Se dovesse essere Guido Bertolaso la partita si complicherebbe. Il consulente per l’emergenza Covid del presidente della Regione Lombardia, infatti, stando a tutti i sondaggi commissionati nell’ultimo periodo, è il candidato più forte nel centrodestra. E secondo le rilevazioni di Winpoll l’ex ministro dell’Economia in uno scontro con lui perderebbe (45, 3 per cento Gualtieri, 54,3 Bertolaso).
Ma al Pd c’è chi ritiene che sia ancora troppo presto per dare i giochi per fatti. Questi sondaggi, secondo i dem, non tengono conto del comportamento dell’elettorato grillino, una volta che a dirigere il Movimento sarà chiamato Giuseppe Conte. Al secondo turno gli elettori 5 Stelle potrebbe spostarsi su Gualtieri, tanto più se, come pare, Conte darà indicazione di voto per l’ex ministro. Non a caso chi conosce bene non solo Conte ma anche la piazza romana, cioè Goffredo Bettini, giorni fa ammoniva: «Con Virgina Raggi a Roma non deve essere una competizione distruttiva perché al secondo turno dobbiamo trovare la forza di battere le destre».