Fonte: La Repubblica
di Valentina Conte e Laura Mari
Appello all’unità del presidente della Repubblica dal Quirinale: “Non cavalcare lo sconforto, abbiamo bisogno di costruttori”. Il ministro Orlando: “La democrazia è più debole con il lavoro iniquo”. Cgil, Cisl e Uil: “Vaccini non licenziamenti, pronti a mobilitarci”
“La festa del lavoro è la festa della democrazia”, dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della celebrazione della Festa del Lavoro al Quirinale, funestata ancora dalla pandemia e dalla recessione. Il Primo maggio rappresenta “un’occasione che afferma la fiducia nel futuro”, prosegue Mattarella. “La fiducia di chi è impegnato a costruire, di chi si mette in gioco per conquistare nuovi traguardi e non di chi assiste inerte il compiersi di un destino”, aggiunge. “La Repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro buono e dignitoso e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza”.
Mattarella: “Non cavalcare lo sconforto”
A chi strumentalizza politicamente il calendario delle riaperture per accelerarlo, il Presidente ricorda che “dovremo usare paziente sapienza per riconquistare completa libertà”. Poi si dice certo “che da tanta sofferenza sia già nata una coscienza che prevale sulla tentazione di assecondare o di cavalcare lo sconforto”.
Poi, rispetto, il Capo dello Stato ha sottolineato: “La pandemia ha inferto sofferenze, ferite profonde e tuttora ci impone sacrifici e rinunce. Ma non possiamo sprecare l’occasione di compiere, tutti insieme, un salto in avanti”. Ecco perché “l’Italia ha bisogno anche oggi di nuove generazioni di costruttori”, insiste Mattarella. “Ne abbiamo più di quanto spesso non sappiamo: facciamo appello a loro. Buon primo maggio all’Italia del lavoro, buon primo maggio all’Italia che riparte”.
A proposito delle istituzioni europee che hanno reso possibile il Pnrr, Mattarella ricorda che “sono baluardo insostituibile di democrazia e di libertà ed è inaccettabile ogni attacco dall’esterno che pretenda di indebolirle”. Poi dice che il “lavoro può crescere solo nella dignità”. Di conseguenza “non sono tollerabili sfruttamento e violenza nei confronti dei lavoratori immigrati”. Come pure le morti sul lavoro. Condizione “essenziale” per una “vera ripartenza dell’Italia” – dice ancora Mattarella – è “l’incremento dell’occupazione femminile, la crescita del lavoro dei giovani e un Sud che metta a frutto le sue potenzialità”.
Orlando: “Democrazia più debole quando il lavoro manca”
Anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd) è intervenuto al Qurinale per la Festa del Lavoro: “Ancora oggi la nostra Costituzione ci indica la strada: proteggere i nostri cittadini, assicurare cure e vaccini ma allo stesso tempo preparare la ricostruzione”. Perché “quando il lavoro manca o è iniquo o indegno, la democrazia è più debole ed esposta; preda della sfiducia e della rabbia sociale. E la rabbia sociale può produrre mostri”. Orlando ricorda “le forti eterogeneità” nell’andamento della perdita di posti. “Ci sono squilibri tra Nord e Sud del Paese e ad essere maggiormente penalizzati sono i giovani e le donne. L’Italia deve compiere ogni sforzo per evitare di perdere una generazione”.
I sindacati: “Vaccini non licenziamenti”
Il Primo Maggio dei sindacati si snoda su tre piazze del lavoro, da dove parlano i tre segretari generali: Maurizio Landini (Cgil) dallo stabilimento dell’Ast di Terni, Luigi Sbarra (Cisl) dall’Ospedale dei Castelli a Fontana di Papa, Ariccia, Pierpaolo Bombardieri (Uil) dal sito di Amazon di Passo Corese, Rieti. Lo slogan della giornata che culminerà con il concertone è “L’Italia si cura con il lavoro”, hashtag #1M2021.
Maurizio Landini (Cgil) chiede al governo “vaccini non licenziamenti” perché “Il Paese è salvato dal lavoro, non dai licenziamenti”. Poi l’annuncio: “Da Draghi ci aspettiamo risposte, pronti a mobilitarci”. Luigi Sbarra (Cisl) dice “no allo sblocco dei licenziamenti, proroga fino a fine anno” dopo “un milione di posti di lavoro persi in quattordici mesi, soprattutto giovani e donne, 5 miliardi di ore di cassa integrazione, una caduta dell’11% delle ore lavorate e di 40 miliardi del monte salariale”. Infine, Pierpaolo Bombardieri (Uil) ricorda che “il Pnrr non è della politica, ma di tutti”. E “noi pretendiamo zero morti sul lavoro”.
I partiti
A ricordare l’importanza del Primo maggio sono anche le altre cariche dello Stato e i partiti dei centrodestra e centrosinistra. ” In seguito alle conseguenze della pandemia “non possiamo ogg parlare di lavoro, dignità, futuro senza mettere in primo piano la necessità di un impegno vigoroso delle istituzioni e della politica per salvaguardare e accrescere l’occupazione. Un impegno che non può conoscere distrazioni”, scrive su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico. “Con il Pnnr – aggiunge – scriveremo una nuova pagina per l’Italia”. La vicesegretaria del Pd, Irene Tinagli, su Twitter sottolinea: “In questo anno durissimo abbiamo imparato che non devono esserci contrapposizioni nel mondo del lavoro: autonomi, dipendenti, giovani, anziani, uomini, donne, nord, sud. Solo uniti potremo ridare forza e dignità a tutti i lavoratori”.
A parlare della necessità di aumentare l’occupazione femminile delle donne è la ministra per il Sud, Mara Carfagna: “E’ cruciale – dice – che la ripresa sia accompagnata dalla creazione di nuovi posti di lavoro, per recuperare subito quelli persi durante l’ultimo anno ed espandere la base occupazionale del Paese. Riduciamo le tasse a chi assume le donne”. Infine, il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, su Twitter scrive: ‘Buon Primo maggio a chi teme lo sblocco dei licenziamenti e a chi viene pagato poco e male. Non facciamoci fare la festa”.