19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

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Dispositivi ‘intelligenti’, mimetizzati sull’intera superficie, forniscono una luminosità naturale che valorizza l’architettura dell’opera e garantiscono ai fedeli maggiore sicurezza durante le celebrazioni nelle ore serali

– E nuova luce fu. I visitatori più attenti si saranno già accorti di qualcosa, ma da oggi è ufficiale: piazza san Pietro si ‘veste’ di nuova luce.
Non chiamatela solo illuminazione, perché più che altro quella che inaugura questa sera è un’operazione culturale. L’obiettivo è ridare all’opera, nelle ore serali, la luminosità di una luce naturale, senza essere troppo invasiva, e valorizzare la grandiosità architettonica.
La nuova impostazione luminosa, promossa dal Governatorato Vaticano e realizzata in collaborazione con Osram, che già aveva illuminato con successo la cappella Sistina nel 2014, soddisfa tre criteri: sicurezza, qualità e conservazione architettonica.
Ma non solo. È anche sostenibile, perché permette di risparmiare il 70% dell’energia consumata ed elimina l’inquinamento luminoso. Le luci, 132 proiettori a led, pensate appositamente ad hoc e mimetizzate sulla superficie della piazza lungo i 48 mila metri quadrati, sono ‘intelligenti’, nel senso che ‘dialogano’ tra loro e rispettano la policromia dei marmi grazie alla tecnologia di ultima generazione con la quale sono state realizzate Una sala di regia luminosa gestita in remoto potrà regolarne l’intensità e la distribuzione cambiando e alternando diversi ‘scenari’ luminosi che potranno accompagnare le diverse occasioni che si celebrano nella piazza.
“Ad esempio – spiega Carlo Bogani, responsabile del progetto per Osram – ci saranno diversi tipi di illuminazione, a seconda degli orari e dell’oscurità e a seconda delle cerimonie, e i servizi tecnici vaticani potranno regolare con flessibilità anche altri scenari di luce, diversi volta per volta, a seconda delle occasioni”. I dispositivi luminosi adattano la loro luce al colore del marmo emettendo la stessa lunghezza d’onda del materiale che vanno ad accendere e l’effetto finale rispetto a ieri è più luce sul sagrato e lungo tutto il perimetro del colonnato.
“Questo comporta – continua Bogani – maggiore illuminazione senza deturpare il colonnato o limitarne la bellezza e quindi maggior sicurezza nelle ore serali, con possibilità per i fedeli che partecipano alle celebrazioni in piazza, anche di leggere dei testi”.
Come avvenuto per la Cappella Sistina le luci sono a basso impatto ambientale. Si pensi solo che prima della nuova illuminazione l’opera Michelangiolesca completamente accesa consumava 68 KW e con la nuova illuminazione del 2014 solo 6,8 KW. Entro il 2017 si illumineranno anche le statue dei 144 santi che fino ad oggi sono rimaste in ombra. Stasera, oltre alla nuova illuminazione di tutta la piazza, di fronte ad esponenti del mondo Vaticano e non, si accenderanno anche due di loro per dare un assaggio di quello che sarà.

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