Il presidente russo è apparso in televisione prima dell’alba annunciando l’inizio dell’operazione militare «a protezione della popolazione del Donbass»: «Chi interferisce subirà conseguenze come non ne avete mai viste»
È lo scenario più drammatico che si potesse osare immaginare: un’ora prima dell’alba di giovedì 24 febbraio, Vladimir Putin ha dichiarato guerra all’Ucraina. Ma anche al resto del mondo, che è avvertito: chiunque tenti di interferire con l’intervento militare russo subirà «conseguenze come non ne avete mai viste». Quasi in contemporanea, il primo allarme da Kiev, dove sono state sentite cinque grosse esplosioni. E poi Odessa, Kharkiv e altre città del Paese che Putin – ora è tragicamente chiaro – Mosca non ha mai accettato di vedere libero. Da Washington, il presidente Joe Biden ha condannato questo «attacco non provocato e non giustificato», per il quale gli Stati Uniti e i loro alleati «chiederanno conto alla Russia».
L’ipocrisia del presidente russo è arrivata a negare che quanto sta accadendo sia una guerra. La Russia non intende occupare l’Ucraina, ha detto Putin, ma “solo” demilitarizzarla. Ai militari ucraini si chiede di deporre le armi e «andare a casa». Un’operazione necessaria per «proteggere la popolazione civile di Donetsk e Luhansk», le due regioni separatiste dell’Ucraina orientale che si erano autoproclamate indipendenti nel 2014 e che solo otto anni dopo, il 21 febbraio scorso, Putin ha dichiarato di riconoscere. Di fatto, già una violazione della sovranità ucraina: molti avevano sperato che quella decisione, accompagnata da una presenza militare russa nella regione, sarebbe bastata. Invece, era solo il primo passo. Il pretesto per scatenare un’invasione che non si è fermata né al Donbass né al Sud dell’Ucraina. Ma che è arrivata a Kiev.
Il discorso con cui Putin ha annunciato in tv l’intervento in Ucraina è il seguito del lungo atto di accusa all’Occidente pronunciato due giorni fa, e di tutte le altre dichiarazioni premonitrici di queste settimane in cui vari leader si sono presentati al Cremlino per sentirsi dire, invariabilmente, che Europa e Stati Uniti hanno ignorato le preoccupazioni di Mosca riguardo a un possibile ingresso dell’Ucraina nella Nato, e la richiesta di assumere un impegno vincolante per assicurare la sicurezza dei confini russi.
Queste le parole di Putin: «Ho qualche parola per chi fosse tentato di interferire con quanto sta succedendo: chiunque cerchi di ostacolarci, o peggio di minacciare il nostro Paese e la nostra gente, sappia che la risposta russa sarà immediata e porterà a conseguenze che non avete mai visto nella storia».