Convalida degli arresti per Kaili, Panzeri, Giorgi e Niccolò Figa-Talamanca. Rilasciato con condizioni Visentini. Qatar: Respingiamo categoricamente accuse di cattiva condotta
«Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, stiamo controllando alla luce di quello che è successo al Parlamento europeo. Finché non ci saranno nuove informazioni siamo allo status quo, ma se dovesse emergere qualcosa di nuovo dovremo reagire». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda sull’eventuale coinvolgimento della Commissione nell’inchiesta sul Qatargate.
L’11 dicembre in carcere sono finiti quattro dei sei fermati nell’ambito delle indagini sulle sospette tangenti dal Qatar all’Eurocamera. La giustizia belga ha convalidato gli arresti di Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, Niccolò Figa-Talamanca e della vice presidente del Parlamento Ue Eva Kaili in una giornata che ha visto ulteriormente allargarsi l’inchiesta condotta da Michel Claise. I quattro compariranno mercoledì davanti alla Camera di consiglio per una prima udienza, come annunciato dalla procura federale belga.
E Atene, il 12 dicembre, ha congelato tutti i beni dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili: lo ha reso noto il governo. Mentre il gruppo The Left, in apertura della Plenaria, chiederà che si tenga un dibattito e si voti una risoluzione al Parlamento europeo sul Qatargate. Lo annuncia su twitter la co-presidente del gruppo della sinistra, Manon Aubry, sottolineando che “se la nostra proposta di risoluzione sarà sostenuta dagli altri gruppi, la voteremo questa settimana. Dovrà essere molto ferma nella condanna di questi atti e negli insegnamenti da trarre per l’attuazione di regole molto più severe”. Aubry sottolinea che il suo gruppo proporrà “una commissione d’inchiesta per far luce sui fallimenti delle istituzioni europee e sulle regole etiche attualmente in vigore”.
A essere perquisita è stata l’abitazione di un altro eurodeputato socialista, Marc Tarabella, che si è autosospeso dal gruppo dei Socialisti e Democratici. Altre perquisizioni sono state effettuate fra lunedì sera e martedì in abitazioni a Milano e in provincia riconducibili ad Antonio Panzeri e alla sua famiglia. Mentre dal Qatar è arrivata una prima, netta reazione. «Respingiamo categoricamente qualsiasi tentativo di associarci all’inchiesta», ha dichiarato il ministero degli Esteri di Doha spiegando che i rapporti internazionali qatarini coinvolgono le istituzioni, non le singole persone, e sono improntati al rispetto delle leggi internazionali.
Metsola: Ci sarà indagine interna a Europarlamento
«Non è esagerato dire che gli ultimi giorni siano stati i più lunghi della mia carriera. Sono infuriata, dispiaciuta, e questi sono i sentimenti che accompagnano la mia determinazione a rafforzare quest’istituzione. L’europarlamento è sotto attacco, la democrazia europea è sotto attacco». Lo ha detto la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola aprendo la Plenaria del Pe con uno statement sul “Qatargate”.
«La relazione sulla liberalizzazione dei visti con Qatar e Kuwait viene rinviata in Commissione», ha detto Metsola, confermando che verrà attivata la procedura per la decadenza da vicepresidente di Eva Kaili. «Non metteremo la polvere sotto il tappeto. Avvieremo un’indagine interna per esaminare tutti i fatti relativi al Parlamento e per valutare come i nostri sistemi possano diventare ancora più impermeabili». «Avvieremo un processo di riforma per verificare chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate queste organizzazioni, quali legami hanno con Paesi terzi, chiederemo maggiore trasparenza sugli incontri con attori stranieri e con chi è legato a loro. Daremo una scossa a questo Parlamento», ha aggiunto. E l’Aula dell’Eurocamera ha dato via libera alla richiesta di mettere in agenda un dibattito sullo scandalo corruzione per martedì pomeriggio. Sul “Qatargate” ci sarà una risoluzione, che verrà messa al voto giovedì mattina.
La convalida dei fermi
La decisione sulla convalida degli arresti è arrivata, come previsto, a 48 ore dal fermo. L’accusa è quella di partecipazione a organizzazioni criminali, riciclaggio e corruzione. Rilasciati con la condizionale il padre di Kaili e il quarto italiano, Luca Visentini, segretario generale della confederazione internazionale dei sindacati. Nella comunità europea di Bruxelles, nel frattempo, l’imbarazzo cresce. La presidente Metsola è stata costretta a rientrare da Malta e a recarsi di persona al domicilio di Tarabella in quanto la Costituzione belga prevede che un eletto possa essere perquisito solo alla presenza del presidente della Camera d’appartenenza.
Parlamento Ue «collaborativo»
«Il Parlamento sta collaborando attivamente e pienamente con le autorità di giudiziarie per favorire il corso della giustizia», ha sottolineato Metsola. Ma una cosa è certa: le conseguenze dell’inchiesta andranno ben oltre l’ambito giudiziario. «È un danno di reputazione molto serio. Il Parlamento europeo è sempre stato la punta di diamante dal punto di vista dei diritti. È una vicenda vergognosa e intollerabile» e «se sarà confermata potrebbe essere una delle più drammatiche storie di corruzione di questi anni», è stato il severo giudizio del commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni. Lunedì a Strasburgo si riunirà la Plenaria in un clima incandescente. Nel Pe c’è già chi chiede una giro di vito sulla presenza e l’azione dei lobbisti, che a Bruxelles sono tanti, provenienti da tutto il mondo e spesso anche influenti.
Rischio cono d’ombra sui socialisti
Dal punto di vista politico, un cono d’ombra potrebbe calare sui Socialisti. Manon Aubry, leader del gruppo The Left, ha ricordato come per mesi abbia cercato di portare in Aula una risoluzione sul Qatar, trovando l’opposizione innanzitutto del gruppo S&d. E una volta che la risoluzione è finalmente finita nell’agenda della Plenaria, la richiesta della sinistra di votarla è passata solo per 16 voti. «È uno scandalo aberrante e riprovevole. Abbiamo chiesto l’attivazione dell’articolo 21 del regolamento del Pe per il decadimento della vicepresidente Kaili e per costituirci parte lesa», ha sottolineato la vice presidente dell’Eurocamera ed esponente del Pd, Pina Picierno.
Il punto sui fermi
Al momento l’unica eurodeputata coinvolta da misure cautelari (assieme a Giorgi, che è il suo compagno) resta la greca Eva Kaili. Per Tarabella non è scattato nessun fermo ma la commissione di vigilanza del Partito socialista belga lo ha convocato perché dia delle spiegazioni. Tarabella è stato eletto in Vallonia ma ha le sue radici in Versilia, dove suo padre era un cavatore. Nel 2016 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Seravezza e nel gennaio del 2021 ha preso la tessera di Articolo Uno. E a destra si succedono i commenti che sottolineano come il contesto politico dell’inchiesta sia di matrice socialista. «Da Panzeri a Soumahoro, la sinistra si scioglie come neve al sole», è stato l’attacco del capogruppo alla Camera di Fdi Tommaso Foti. All’Eurocamera infine è scattata la corsa all’esame delle votazioni dei diversi gruppi su dossier in qualche modo legati ai Paesi del Golfo. Uno di questi, la liberalizzazione dei visti qatarini, sarebbe dovuto approdare presto in Plenaria. Ma ora l’inchiesta complica tutto. Il rischio è che complichi anche i rapporti tra Bruxelles e il Qatar.