9 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

Which Europe-Europa

di Davide Lesi

Dal 6 al 10 maggio andranno a Calais e Bruxelles. Coinvolti 15 istituti in tutta Italia

Quale Europa? Si parte, come in tanti viaggi, da una domanda. È quella che si faranno 250 giovani, provenienti da tutta Italia, e che li porterà a Calais e Bruxelles dal 6 al 10 maggio. Un’iniziativa lanciata oggi, nella Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto. «Abbiamo scelto questa data perché è il punto più basso della nostra storia, generatosi proprio nella nostra Europa, per raccontare il nostro viaggio di speranza, convivenza pacifica, accoglienza e inclusione», raccontano gli organizzatori.
Il progetto, giunto quest’anno alla terza edizione, si chiama Meridiano d’Europa ed è promosso da WeCare, una rete capeggiata dall’associazione Acmos e composto da Rime, Sermais, Prendi Parte, 21 Marzo, Uva, Le Discipline, ShAre, L’égalité. I 250 studenti coinvolti provengono da Torino, Verbania, Novara, Firenze, Parma, Foligno, Bologna, Trieste e Roma: in tutto sono 15 le scuole superiori coinvolte in Italia.
«Abbiamo scelto Calais e Bruxelles perché sono due luoghi simbolo di quanto l’Unione Europa sia oggi più che mai lontana dal sogno dei suoi padri fondatori, apparendo agli occhi dei suoi cittadini frammentata, disgregata, incapace di prendere decisioni», spiegano ancora gli organizzatori. Da una parte Calais, città al confine nord della Francia e ormai ultima frontiera d’Europa per tanti migranti, dall’altra Bruxelles, la città in cui dialogare con le istituzioni europee.
Un viaggio che vuole provare a vincere la retorica dello scetticismo, dei nazionalismi e della chiusura. «Vogliamo un’Europa diversa e per farlo siamo convinti di doverla creare solo attraverso la creazione di una cittadinanza europea: i giovani, le nuove generazioni sono loro il futuro».
Il progetto è in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Direzione Generale per lo studente, l’integrazione) e vede come media partner La Stampa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *